La Nuova Sardegna

Sport

Vialli e Mihajlovic spingono l’Italia dell’amico Mancini

Vialli e Mihajlovic spingono l’Italia dell’amico Mancini

Oggi (20.45) la sfida con la Grecia che vale il pass europeo  L’ex doriano sarà il nuovo capo delegazione degli azzurri

12 ottobre 2019
2 MINUTI DI LETTURA





ROMA. Una vittoria per fare la storia e qualificarsi con tre turni d'anticipo all'Europeo del 2020. Sotto la spinta degli oltre 50 mila spettatori previsti allo stadio Olimpico (alle 20.45, diretta su Rai1), lo stesso che il 12 giugno ospiterà la gara inaugurale che gli Azzurri possono assicurarsi già stasera.

Contro una Grecia già eliminata dalla corsa alla qualificazione, Roberto Mancini avverte: «Intanto ci dobbiamo qualificare e c'è un avversario di fronte, dobbiamo passare questo scoglio che non sarà così semplice». Forte di sei vittorie in altrettante partite, l'errore sarebbe quello di pensare già alla competizione continentale di giugno: «L'Europeo è il nostro obiettivo principale - chiarisce il ct azzurro - vogliamo fare bene e andare fino in fondo perché la vittoria in quel torneo manca in bacheca da tempo alla Nazionale, ma prima c'è la Grecia». La Nazionale non perde in casa in una partita ufficiale da 20 anni (Italia-Danimarca 2-3 giocata il 9 settembre 1999), sogna invece lo sgambetto la nuova Grecia di Van't Schip, già tagliata fuori dalla corsa qualificazione e orfana di tanti senatori: «Non sarà una partita semplice per questo motivo - riconosce Mancini - Hanno cambiato allenatore, probabilmente anche modulo e hanno lasciato a casa i giocatori più esperti per provare i nuovi. Non sappiamo come giocherà ma per noi non deve cambiare niente. Noi abbiamo la nostra impronta di gioco e il nostro obiettivo deve restare quello di fare il nostro gioco».

Unico dubbio in formazione, Bernardeschi o Barella, su cui il ct sorvola con ironia: «Sì, abbiamo un solo dubbio». Al centro della difesa ci sarà capitan Leonardo Bonucci, che ha ripercorso la giornata passata con i tanti bambini ricoverati all'ospedale Bambino Gesù: «Ci hanno regalato un sorriso - spiega l'azzurro, oggi alla sua 92esima presenza -. Abbiamo detto ai bambini che per noi sono un esempio e abbiamo promesso che stasera l'Italia vincerà anche per loro». Un successo che sarebbe «storico perché un obiettivo del genere con così largo anticipo non è mai successo», dice con orgoglio Bonucci, secondo il quale «in questi mesi in azzurro ci siamo divertiti tanto e abbiamo riportato entusiasmo attorno alla Nazionale che si era un po’ smarrito dopo la mancata qualificazione al Mondiale».

Ieri all'allenamento di rifinitura era presente anche l'amico di lungo corso del ct, Sinisa Mihajlovic.

Intanto Gianluca Vialli a novembre tornerà ufficialmente nella famiglia azzurra, allenata ora dal suo grande amico Mancini. Per lui è pronto il ruolo di capo delegazione, messo sul tavolo dal presidente Figc, Gabriele Gravina. «Lo ringrazio per avermi aspettato. Non ci sono tempistiche ma spero di essere qua al prossimo raduno della nazionale, non da invitato ma con un ruolo definito».



In Primo Piano
Santissima Annunziata

Sennori, cade dallo scooter all’ingresso del paese: grave una sedicenne di Sorso

Video

Impotenza maschile e suv, ne discutono le donne: la risposta di Geppi Cucciari ai talk show dove soli uomini parlano di aborto

Le nostre iniziative