La Nuova Sardegna

Primavera araba, un lampo di pace su tutto il mondo

di Antonio Meloni
Primavera araba, un lampo di pace su tutto il mondo

Il Premio Nobel Abdelaziz Essid sabato a Sassari Sarà intervistato dal presidente della Fnsi Giulietti

16 marzo 2016
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SASSARI. Quando il presidente Ben Ali, nel gennaio del 2011, è costretto a lasciare la Tunisia, nello stato Nordafricano regna il caos. Dopo vent'anni di regime il paese vuole riprendersi al più presto libertà e diritti, tornare quanto prima a una vita normale, gettare le basi per la realizzazione di quel sogno democratico accarezzato per troppo tempo. A traghettare il paese verso il cambiamento penserà un gruppo di intellettuali illuminati riuniti in quello che poi passerà alla storia come il Quartetto per il dialogo nazionale. Ne fanno parte i sindacalisti dell'Unione generale del lavoro, gli imprenditori della Confederazione industriale e del commercio, la Lega per i diritti dell'uomo e gli avvocati dell'Ordine nazionale tunisino. Per l'opera di risveglio delle coscienze prima della cosiddetta Rivoluzione dei gelsomini e per l'intenso lavoro di mediazione portato avanti dopo, in una società segnata dal malcontento e dalla crisi economica, il Quartetto, nel 2015, verrà insignito del Premio Nobel per la pace.

Fra loro c'è un avvocato, Abdelaziz Essid, che avrà un ruolo centrale nella delicata fase di transizione in seguito alla quale la Tunisia, pur conservando le sue radici culturali, diventerà un paese democratico vicino all'Occidente e quindi potenzialmente capace di assumere quel ruolo-guida tanto auspicato dai moderati non solo mussulmani. Temi fondamentali che l'avvocato Essid, esponente di spicco dell'intellighenzia tunisina, affronterà sabato al teatro Verdi di Sassari, nell'ambito di un importante convengo promosso dall'Ordine forense provinciale in collaborazione con l'Ordine regionale dei giornalisti della Sardegna. Il programma della mattinata è stato illustrato ieri, nella sede dell'ordine forense, dal presidente provinciale Mariano Mameli affiancato da Gian Mario Sias, vice presidente del consiglio regionale dell'Ordine dei giornalisti sardi. Non è un caso che l'iniziativa cada a un anno esatto dal sanguinoso attentato al Museo del Bardo, che ha colpito al cuore la città-simbolo di un paese costantemente impegnato sul terreno, spesso accidentato, della conquista democratica. Il tema scelto: "Il ruolo dell'avvocatura nelle trasformazioni sociali", la dice lunga sul desiderio degli avvocati sassaresi di celebrare l'opera meritoria che il collega tunisino ha saputo portare avanti con i compagni di quello storico sodalizio. Il presidente dell'ordine forense di Sassari, Mariano Mameli, durante la presentazione alla stampa, ha infatti ricordato le fasi convulse di quell'intensa stagione che in Tunisia ha fatto da preludio all'agognato ritorno della democrazia. Memorabile, al riguardo, la giornata del 31 dicembre 2011, il cosiddetto "Vendredi de la matraque" (il venerdì dei manganelli), quando centinaia di avvocati formarono un vero e proprio scudo umano, mettendosi fra la popolazione e la polizia che, armi in pugno, tentava invano di disperdere la manifestazione.

I giornalisti sardi hanno aderito da subito alla proposta degli avvocati di partecipare alla giornata tanto che l'ordine regionale e l'Associazione della stampa sarda hanno fatto coincidere l'iniziativa con la prevista seduta solitamente dedicata alla formazione continua. Per l'occasione, infatti, sabato saranno a Sassari non solo il presidente regionale dell'Ordine, Francesco Birocchi, ma anche il presidente della Federazione nazionale della stampa italiana, Giuseppe Giulietti, che intervisterà Abdelaziz Essid di fronte al pubblico. Per il consiglio nazionale forense sarà presente, invece, l'avvocato Francesco Caia, delegato per i rapporti con la Tunisia. All'iniziativa, promossa anche dall'Università di Sassari e dalla Fondazione di Sardegna, partecipano attivamente gli studenti dei licei: "Azuni", "Spano" e "Canopoleno" autori di un filmato, che sarà proiettato durante la mattinata, in cui sono spiegate le ragioni dell'assegnazione del Nobel per la pace al Quartetto di cui l'avvocato Essid è parte attiva. Durante la mattinata ci sarà spazio anche per una breve cerimonia che sancirà l'iscrizione di Abdelaziz Essid come membro onorario nell'albo provinciale degli avvocati di Sassari. «Al di là dell'indubbio valore storico e sociale rappresentato dalla drammatica vicenda tunisina - ha concluso Mariano Mameli - con questa iniziativa abbiamo voluto rimarcare l'importanza che la diffusione della cultura delle regole può avere nella fase delicata della costruzione di una democrazia».

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