La Nuova Sardegna

“Car’Amore”, sul palco contro l’esclusione

“Car’Amore”, sul palco contro l’esclusione

La compagnia ogliastrina “La scuola dei migranti” oggi a Napoli con il suo lavoro sugli emarginati

09 aprile 2016
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PERDASDEFOGU. Trasferta napoletana per la compagnia "La scuola dei migranti": oggi, di mattina alle 10.30 e di sera alle 19.30, alla scuola media "D'Ovidio-Cicolardi" di via Santa Chiara a Napoli, metteranno in scena “Car'Amore”, da uno spettacolo del progetto “Manifestazione sulle pratiche teatrali nel campo della salute e dell'inclusione sociale” col titolo “Teatri contro eclusione e migranti” patrocinato dai Comuni di Lanusei e Napoli, dal dipartimento di salute mentale della Asl di Lanusei con la collaborazione del Cade die teatro. Sinergia perfetta fra i Comuni ogliastrini e vesuviani. Prima dello spettacolo parleranno gli assessori alla cultura di Napoli Annamaria Palmieri, il dirigente scolastico Valeria Tripepi e il sindaco di Lanusei Davide Ferreli con i dirigenti Asl Toni Cama e Giovanni D'Angiò. La regia dello spettacolo – centrato proprio sui Migranti e sull'inclusione sociale – è di Alessandro Mascia a Mario Madeddu.

In scena si alterneranno attori di quasi tutti i paesi ogliastrini con Carlotta Baldussi, Patrizia Boi, Matteo Cama , Mario Carta, Rosa Maria Cerina, Anna Cuboni, Federica Cuboni, Pina Evangelista, Marcello Demuru, Giuseppe Demuru, Elisabetta Gessa, Davide Lai, Luca Lai, Mario Lai, Monica Lai, Veronica Melis, Paola Murgia, Annalisa Piroddi, Emilia Piroddi, Marcella Puddu, Eleonora Scattu con la collaborazione di Fulvio Usai e Andrea Mascia. Luci di Giovanni Schirru, scene e costumi di Marilena Pittiu, musiche dal vivo Serendip: Manuel Cossu, Giorgio del Rio, Alice Madeddu e Fabio Useli.

Dice il regista Alessandro Mascia: «Questo spettacolo, realizzato dal progetto di laboratori La scuola dei migranti, che dal 2014 si realizza a Lanusei, voleva inizialmente essere un omaggio a un artista, Federico Fellini, a un visionario, al suo cinema e al suo modo poetico di confrontarsi con la realtà. Siamo partiti dal film “E la nave va” e dal suo sviluppo letterario “L'ultimo viaggio di Mastorna” opera incompiuta di Fellini, per farci guidare e navigare dentro il teatro e lo spettacolo, l'immaginario e il reale. “Car'Amore” racconta di universi umani marginali - conclude il regista-, doppi, obbligati a nascondere la realtà della propria inadeguatezza dietro nomi, storie e miti, forse mai esistiti».

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