La Nuova Sardegna

oggi il concerto

A Samassi energia pura col rock dei Marlene Kuntz

di Andrea Musio
A Samassi energia pura col rock dei Marlene Kuntz

SAMASSI. Marlene Kuntz, è il tempo del ritorno alle origini, ma senza nostalgia. Dalle sonorità crude e distorte delle origini alla scoperta della melodia, delle più recenti composizioni è tempo di...

15 aprile 2016
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SAMASSI. Marlene Kuntz, è il tempo del ritorno alle origini, ma senza nostalgia. Dalle sonorità crude e distorte delle origini alla scoperta della melodia, delle più recenti composizioni è tempo di “dietrorofront” con l'ultimo disco “Lunga attesa” pubblicato a febbraio dalla Sony che verrà presentato stasera, con un concerto allestito da Sarda Suoni, a partire dalle 21 al Biggest, unica data nell'isola.

«I Marlene Kuntz – spiega Luca Bergia, batterista del gruppo – hanno sempre composto, suonato e pubblicato dischi senza pensare al risultato finale, senza prendere una piega commerciale per vendere di più. Anche in questo disco abbiamo dato sfogo al nostro istinto». Un disco fatto di schiaffi e carezze: «In un certo senso si – replica Luca – anche se la parola rabbia non mi piace tanto. Molti schiaffi e poche carezze. Volevamo un muro di suoni, tanto da arrivare a non distinguere più gli strumenti per poi lasciare spazio ad alcuni attimi più riflessivi, con ritmi meno serrati... le carezze appunto. “Lunga attesa” non ha una estrazione nostalgica, ma possiede invece una sua particolare attualità. Per poterlo capire in maniera completa bisogna sentirlo suonato dal vivo. Ha una sua dimensione giusta nel live, dove sprigiona tutta la sua incredibile potenza. Molto diverso in questo dai set dell'ultimo tour dedicato al ventennale dell'uscita di "Catartica". Questa volta sarà incentrato sui brani dell'ultimo disco e in più ci sarà una raccolta di pezzi che non suonavamo da tanto tempo.Chi viene a sentirci riesce a percepire la compattezza e la coerenza della scaletta nonostante ci siano brani ripresi da vecchi album. Brani che, per questioni logistiche, abbiamo dovuto un po’ snobbare». Una componente molto importante è quella affidata ai testi. «Cristiano (Godano) ha affrontato delle tematiche molto contemporanee come in "Niente di nuovo" o anche nella traccia di apertura "Narrazione", in cui viene toccato l'argomento dei social in cui tutti possono sparare opinioni mentre manca lo scambio diretto delle parola da coltivare tra le persone. "La città dormitorio" si riferisce alla nostra Cuneo, ma questo vale come modello per tante altre sparpagliate in Italia: immagino ce ne saranno anche in Sardegna».

Tra i Marlene Kuntz e la Sardegna c'è una storia d'amore di vecchia data. «E' vero. E' stato amore a prima vista, sin dal nostro esordio anche grazie a Lello De Vita che ci aveva scoperti quando muovevamo i primi passi. Un concerto a Cagliari e poi una lunga indimenticabile serie in tutta l'isola. I sardi hanno una grande preparazione rock. Ci siamo sempre trovati molto bene ed in sintonia con il pubblico di questa splendida regione».

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