La Nuova Sardegna

La processione, un rito che risale al 1656

La processione, un rito che risale al 1656

Efisio ( Antiochia, 250 d.C. – Nora, 15 gennaio 303) è stato martire cristiano sotto l’imperatore Diocleziano, venerato come santo dalla Chiesa cattolica. Il 12 maggio 2011 le sue reliquie sono state...

30 aprile 2016
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Efisio ( Antiochia, 250 d.C. – Nora, 15 gennaio 303) è stato martire cristiano sotto l’imperatore Diocleziano, venerato come santo dalla Chiesa cattolica.

Il 12 maggio 2011 le sue reliquie sono state consegnate alla città di Cagliari nel corso di una solenne celebrazione eucaristica. Sino a quel momento erano custodite a Pisa.

Efisio viene venerato in particolare a Cagliari, nella chiesa stampacina a lui intitolata, e a Pula, nella chiesetta romanica costruita sulla spiaggia di Nora dove, secondo la tradizione, il santo subì il martirio per decapitazione dopo essersi convertito al cristianesimo.

Festeggiamenti in onore di Sant’Efisio si tengono principalmente due volte all’anno: il 15 gennaio, giorno in cui la Chiesa cattolica ne ha fissato sul calendario la memoria liturgica, ed il 1º maggio, la festa grande, quando la statua del santo viene portata in processione per sciogliere un voto fatto dalla municipalità nel 1656 affinché liberasse Cagliari dalla peste. In altre due occasioni un simulacro del santo viene portato in processione per le vie cittadine: durante la Settimana Santa, la sera del giovedì, nella tradizionale visita a sette chiese storiche; e il Lunedì dell’Angelo, giorno di Pasquetta, quando la statua viene portata sino alla cattedrale per sciogliere un altro voto, quello risalente al 1793, quando la città venne bombardata dalle navi da guerra della Francia rivoluzionaria e respinse lo sbarco dei francesi.

Tutti gli eventi legati al culto di Sant'Efisio a Cagliari vedono protagonista l’Arciconfraternita del Gonfalone e di Sant'Efisio Martire, con sede nella chiesa di Stampace, preposta principalmente alla promozione della devozione al santo.

Quella di Sant’Efisio è una delle feste più importanti della Sardegna e una delle processioni a piedi più lunga d’Europa. Da Cagliari la statua del santo viene trasportata verso Pula passando attraverso Sarroch e Villa San Pietro. Da Pula viene poi condotta a Nora dove si trova l’antica chiesa che prende nome del Santo. Dopo due giorni di preghiere la statua riparte alla volta di Cagliari accompagnata in processione dai fedeli dopo aver percorso a piedi circa ottanta chilometri.

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