La Nuova Sardegna

Faraò e Freeman oggi a Santa Teresa

di Andrea Musio
Faraò e Freeman oggi a Santa Teresa

Dopo l’apertura con Favata entra nel vivo il festival jazz “Musica sulle Bocche”

26 agosto 2016
3 MINUTI DI LETTURA





SANTA TERESA. Dopo l'apertura di ieri che ha visto di scena a Cala Grande, l'incontro fra il sassofonista Enzo Favata ed il compositore di musica elettronica Saffronkeira e con la proiezione i del film “Miles Ahead”, l'International Jazz Festival Musica sulle Bocche prosegue oggi con un cast d'eccezione. L'appuntamento più atteso è quello fissato per le 21.30 in Piazza Santa Lucia dove, sotto i riflettori, ci sarà il Quartetto di Antonio Faraò insieme a Chico Freeman.

Innamorato della cultura Gypsy e della loro cultura musicale, il sassofonista originario di Chicago, qualche anno fa, ha deciso di trasferirsi in Europa e ha scelto la Grecia, vicino ai Balcani. Una nuova vita che lo ha portato a pubblicare un disco nuovo di zecca, “Spoken into existence”, lo scorso anno. Attualmente in tour mondiale per la presentazione dell'album, Chico Freeman ha trovato tempo per la data di stasera che non mancherà di sorprendere anche perché sancirà il gradito ritorno di Antonio Faraò in terra sarda. Il pianista romano, considerato uno dei migliori al mondo attualmente in circolazione, con il suo ultimo cd “Boundaries” sta riscuotendo un ulteriore successo non solo di critica ma anche tra i colleghi nell'ambito del Jazz. Tra i preferiti musicisti di Herbie Hancock, Faraò ha collaborato con nomi altisonanti del genere e tra i più acclamati nell'International Jazz Day, evento mondiale del jazz organizzato a Parigi dall’Unesco e dalle Nazioni Unite insieme a Marcus Miller, Al Jarreau, Herbie Hancock. A completare il quartetto ci saranno Martin Gjakonovski al contrabbasso e Vladimir Kostadinovic alla batteria. Durante il concerto lo scenario verrà arricchito dalla proiezione delle immagini di visual design dei Qoéletpro.

Ma la seconda giornata di Musica sulle Bocche inizia alle 19 con un live set dedicato alla musica sacra della Sardegna e i canti tradizionali della Settimana Santa. Ad ospitare il Coro a Cuncordu di Cheremule con il concerto polifonico a quattro voci (Leonardo Pittalis – 'oghe, Luigi Chighine e Luigi Sanna, - mesa 'oghe, Antonio Zara – contra e Giovanni Pisanu - basciu) sarà il Santuario campestre di Buon Cammino, poco distante dal centro abitato e immerso nell’ombra degli olivi secolari. Proseguono, inoltre, le altre attività collaterali del Festival: la Summer School di Architettura, il laboratorio di fotografia con Ziga Koritnik, la mostra e il laboratorio di illustrazione di Toni Demuro, le lezioni all'aperto di disegno del paesaggio con Bogdan Lupescu e il laboratorio eco-musicale di costruzione di strumenti a corda con materiali di riciclo con Ignazio Cadeddu. Quest'ultimo si esibirà domani, al Santuario di Buon Cammino (dopo la performance con la chitarra Flamenca di Sebastian de la Estacion) alle 20 in cui ci sarà anche il saggio degli strumenti costruiti durante le giornate di workshop. Sempre domani, ma in Piazza Santa Lucia, a partire dalle 21.30, sarà di scena il Nils Petter Molvae Quartet.

Il nuovo decreto

«La mannaia sul Superbonus devasterà tantissime vite»

di Luigi Soriga
Le nostre iniziative