La Nuova Sardegna

Un trio esplosivo stasera a Sant’Anna Arresi

di Andrea Musio
Un trio esplosivo stasera a Sant’Anna Arresi

“Ai confini tra Sardegna e Jazz” propone la creatività dirompente di Brötzmann, Parker e Drake

06 settembre 2016
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SANT’ANNA ARRESI. Giro di boa per la trentunesima edizione di “Ai confini tra Sardegna e Jazz”. Questa sera a partire dalle 21.30 in piazza del Nuraghe, uno dei concerti più attesi. Il cartellone allestito da Punta Giara prevede il set del trio composto da Peter Brötzmann al sassofono, clarinetto e tarogato, da William Parker al basso e da Hamid Drake alla batteria. Un trio che vanta una esperienza lunga ventitre anni e promette, anche nell’unica data in Sardegna, un live esplosivo. Formidabili musicisti e compositori presi singolarmente, una bomba ad orologeria tutti insieme con il free jazz d’alta classe del primo e la sezione ritmica dei rimanenti due come poche ce ne sono attualmente in circolazione. Impossibile annunciare cosa porteranno in scena perché qualunque previsione potrebbe rivelarsi azzardata, data l’ecletticità della formazione in grado di spaziare tra innumerevoli territori musicali e con infiniti stati d’animo che potrebbe presentarsi e guidare quello che sarà un vero e proprio spettacolo da non perdere. Sarà interessante vedere, per la prima volta in Sardegna, il Serenus Zeitblom Octet con una special guest: la sassofonista Ingrid Laubrock. Il nome, preso in prestito dal romanzo “Doktor Faustus” di Thomas Mann, Serenus Zeitblom, ripropone in musica i temi inseriti in diverse composizioni tra il caos, la libera improvvisazione e le liriche classiche. La musica come un subconscio, un “territorio demoniaca” così come descritto nella FaustusNovel. Un visionario Andrea Massaria ha invece portato in scena un set d’avanguardia. Trova un punto d’incontro fra il Jazz e l’improvvisazione, l’elettronica minimale ed una attitudine rock. Leader generoso con un ottetto che ha trovato giusto spazio e sfogo dimostrato con un interplay degno dei più grandi professionisti.

Due Batterie che si interscambiano e si completano e giocano con vibrafono di Pasquale Mirra e le parti elettroniche che proiettano nel futuro ma anche nel passato con i campionamenti della voce di Zappa filtrata, distorta, rallentata e velocizzata. Da qui il nome della performance “Zappa’s Speech Project” dedicato ad uno dei geni compositivi del ’900. Discorsi tratti per lo più da interviste per la radio e la tv con frasi irriverenti ed incoraggianti. Forte sostenitore della necessità di andare a votare scorre fra le altre la celebre e d estrema dichiarazione in cui diceva “Levatevi le bottiglie dalla bocca e le siringhe sulle braccia, registratevi e andate e votare come bestie”. Intensa ed aggressiva fon una forte attitudine punk l’esibizione dei Rubatong nel loro personale tributo a Zappa intitolato “Zappa’s Umbrella”. Il quartetto, originario dei Paesi Bassi, in circa sessanta minuti ha messo in scena un set coinvolgente fatto di brani originali e brevi citazioni.

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