La Nuova Sardegna

Contro il mondo adulto la forza della fantasia

di Daniela Paba
Contro il mondo adulto la forza della fantasia

All’Exma di Cagliari “Love from Boy”, dedicata a Roald Dahl

16 settembre 2016
3 MINUTI DI LETTURA





CAGLIARI. Per essere stato un giocatore, un pilota, un inventore, una spia di sua maestà, non ha mai vinto un premio. Ma il 13 settembre 2016, nel giorno del suo centesimo compleanno, Roald Dahl è lo scrittore per ragazzi più venduto ed amato. Le storie del norvegese cresciuto nella vecchia Inghilterra crescono generazioni di ragazzi: fra loro Stephen Spielberg (è in uscita in Usa «GGG il gigante gentile e vegetariano») ma anche Walt Disney, Tim Burton e Billy Wilder. E proprio nel giorno del suo compleanno l'Exma gli ha dedica la mostra «Love from Boy», un percorso a metà tra biografia, aneddoti, personaggi e storie. «Love from Boy» era infatti il modo con cui Dahl ha firmato le lettere che scriveva a sua madre.

Un “dahlfabeto” introduce i visitatori nel centro d’arte durante la festa inaugurale della prossima edizione di Tuttestorie, che ha come tema «Il coraggio»; il vernissage dedicato a Dahl rovescia la prospettiva e mostra una platea di genitori stralunati e sorridenti, accompagnati da bambini molto seri, intenti a leggere o sperimentare i giochi della mostra. Non a caso, per spiegare come avesse scelto, a un certo punto, di scrivere solo per ragazzi Dahl dice: «Gli adulti sono troppo seri per me. Non sanno ridere. Meglio scrivere per bambini. È l’unico modo per divertire anche me stesso».

Il percorso della mostra attraversa i luoghi della vita e dell’avventura di Roald Dahl: nella prima sala sono dipinti i fiordi della Norvegia dove la madre, Sofie Magdalene Hesselberg, era solita portare con una barchetta, negli anni Venti del Novecento, la numerosa famiglia di bambini che non sapevano nuotare. E siccome coraggio e paure restano indelebili ricordi d’infanzia, la prima stanza mette in azione, grazie agli effetti del dito magico, o del soffia sogni, le case dei Minipin, quelle degli Sporcelli e pure l'Hotel Magnificent della grande Strega di cui sua nonna raccontava avventure terribili perché da bambini imparassero a riconoscerla.

La seconda stanza è dedicata alla rigida e severa St. Peter's School dove Boy-Dahl è cresciuto per volere del padre, convinto che pure la grandeur dell’impero coloniale britannico dipendesse dai metodi educativi inglesi. Del college a suon di bacchettate Dahl ricorderà l'incontro col direttore, il cui sguardo era tale da dargli l’impressione d’essere una preda, ma trarrà ispirazione per la sorvegliante Tispezzoindue e per la Signorina Dolcemiele di «Matilde».

Nella seconda tappa di «Love from Boy» si acquisisce la consapevolezza che uno dei grandi regali dello scrittore, insieme a quello di aver scelto come alter ego Matilde, genio sensibile e incompreso nato in una sgangherata famiglia di buzzurri, è quello di non barare al gioco, mostrando la vita com’è: con pochi adulti positivi, molte ingiustizie e alcuni grandi dolori, ma sempre la possibilità di sfidare gli adulti a fare la cosa giusta.

La terza stanza è dedicata all’avventura: il planisfero delle colonie inglesi che Dahl preferì ai prestigiosi college, scegliendo di imbarcarsi per Mombasa sulla nave Mantola ; l’aereo della Raf che pilota durante la seconda guerra e, per finire, il suo studio di scrittore, zeppo di ricordi ma povero: le rose Dahl, i francobolli a lui dedicati e il “cetrionzolo” di cui si nutre GGG. Al centro della mostra l’albero delle lettere, ispirato al ricordo di sua madre che, prima di morire, gli lascia, impilate in ordine, legate col nastro verde, quasi settecento lettere firmate «Love from Boy».

A produrre la mostra, aperta fino al 28 ottobre, hanno pensato Tuttestorie e il consorzio Camù. Per informazioni: Didattica Camù; 070-666399 e 3466673565, oppure didattica@camuweb.it

In Primo Piano
L’incidente

Scontro frontale sulla Sassari-Olbia, cinque feriti in codice rosso

Le nostre iniziative