La Nuova Sardegna

Dodici reportage per raccontare l’isola del malessere

Dodici reportage per raccontare l’isola del malessere

01 marzo 2017
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SASSARI. Sono trentuno i paesi sardi che nel volgere di pochi decenni spariranno se non si inverte la tendenza attuale che vede le morti più numerose delle nascite. Oggi cominciamo un viaggio inchiesta per raccontarne alcuni. Dodici reportage per capire che cosa significa vivere in una comunità che ha radici millenarie e che all’improvviso scopre di essere condannata all’estinzione. Buone suole e un taccuino, gli strumenti antichi del giornalismo, per dare voce a uomini e donne che, se niente cambia, hanno davanti un futuro senza orizzonti.

Cominciamo oggi con Bortigiadas. Seguiranno, il martedì di ogni settimana, Ussàssai (6 marzo), Cheremule (13 marzo), Armungia (20 marzo), Martis (27 marzo), Borutta (3 aprile), Montresta (10 aprile), Ruinas (17 aprile), Padria (24 aprile), Seulo (2 maggio), Nughedu San Nicolò (8 maggio) Ballao (15 maggio).

È definitivamente scritta la condanna dei paesi dello spopolamento? Per rispondere bisogna innanzitutto capire quali sono i processi storici – in atto in Sardegna come nel resto d’Italia – che conducono queste comunità a morte certa. Capire quali sono le scelte che hanno determinato quei processi e verificare se esistono i margini per scelte differenti, che possano invertire il trend. In Sardegna su questi temi è aperto un dibattito che tocca le sfere della politica, le istanze alle quali spettano le scelte di indirizzo, di programmazione. Dentro questa discussione noi vorremmo portare la voce delle persone che tutti i giorni vivono il problema. Che non è fatto solo di culle che si svuotano, ma di scuole, di ambulatori, di uffici postali, di bus e di treni che svaniscono, distruggendo, in intere vaste aree della Sardegna, il tessuto connettivo di una socialità che sinora ha sorretto il senso di appartenenza a ogni singolo paese ma anche il sentimento di lealtà verso un comune quadro istituzionale. Esattamente come nelle periferie delle metropoli, in questa nuova sofferente Sardegna del malessere si gioca una partita decisiva, per tutti. (cos.c.)

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