La Nuova Sardegna

Fidget spinner: anche in Sardegna impazzano le trottoline antistress

Giovanni Bua
Fidget spinner: anche in Sardegna impazzano le trottoline antistress

Secondo la leggenda le avrebbe inventate una mamma di Orlando, negli Usa. Qui cominciano a essere introvabili e proliferano le versioni "cinesi"

28 maggio 2017
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SASSARI. Hanno invaso veloci i cortili delle scuole, i pavimenti di marciapiedi e piazze, le tasche di jeans e grembiuli, diventando in poche settimane oggetto del desiderio e principale capriccio di ogni bambino della Sardegna.Un successo che, sebbene replichi quello avvenuto qualche mese fa dall'altro lato dell'Atlantico (e poco più tardi, più o meno in contemporanea, in tutta Italia) ha colto di sorpresa gli stessi distributori. Con gli edicolanti che ripetono stancamente che «sono esauriti, arriveranno forse la prossima settimana», e gli unici fornitori rimasti che sono i megastore cinesi con le loro versioni dall'aria un po' tarocca, apparse sui banchi a centinaia nel giro di poche ore.

"Antistress", spiegano ai pochi disinformati che chiedono di cosa si tratti, mentre stupefatti osservano le file di trafelati genitori che finalmente sono riusciti ad arraffarne un paio. Trottole in realtà, o meglio fidget spinner, coloratissime eliche di plastica e metallo con un perno centrale su cui si punta il dito, intorno al quale ruota una struttura composta da due o tre estremità arrotondate che si possono facilmente far girare tenendole in mano e con cui è possibile compiere strabilianti evoluzioni.

Un gingillo dalla storia antica quanto il mondo, a esser sinceri, con molti papà che hanno avuto un tuffo al cuore rivendendosi bambini impegnati in gare a chi tira più lontano o fa rullare più a lungo la sua bardunfula. Diventato però, per i misteriosi percorsi del mercato 2.0, virale nel giro di pochi mesi.Misteriosi soprattutto perché l'idea degli spinner è vecchia di 20 anni. E leggenda narra che a inventarla sia stata una mamma di Orlando che voleva costruire un oggetto che aiutasse i bambini a mantenere la concentrazione e a scaricare lo stress. Hettinger, questo è il suo nome, brevettò la sua invenzione nel 1997, e provò a venderla a varie aziende di giocattoli, tra cui Hasbro, la terza società più grande del settore, e ha raccontato che prima del colloquio usò la sua stessa invenzione per calmarsi.

Hasbro decise di non produrre i fidget spinner, ma quando nel 2005 il brevetto di Hettinger scadde si buttò sulle "trottole infinite". Ora è il principale produttore di quelle "griffate" e introvabili. Made in China chiaramente, come quelle che invece, nei capannoni del dragone sono trovabilissime e a prezzi decrescenti ogni ora che passa (sono partite da 7 euro, ora bastano 5) e che sono apparse in un batter di ciglia nelle mani di tutti i bambini dell'isola.

La scusa dell'antistress a dire la verità regge pochino, nonostante alcune associazioni americane si siano spinte a consigliarlo come cura per i bambini affetti da deficit di attenzione o iperattività e Forbes li abbia incoronati come il gioco da ufficio del 2017.

Ma a lanciarli, più che i bugiardini medici o la blasonata rivista statunitense, sono stati i trick degli youtuber, e il vecchio e ancora efficientissimo passaparola. Con maestre e professoresse che, dopo aver subito silenziose e stupite per qualche giorno, hanno iniziato con sequestri di massa. «Hanno l'effetto opposto - tuonano -, i ragazzi li scambiano tra loro o li usano invece di scrivere». Difficile però bloccare la ruota che gira. Anche perché le edicole ricaricheranno presto gli scaffali e, al fianco degli inesauribili cinesi, c'è sempre Amazon, con i fidget spinner che sono i 30 giocattoli più venduti on line in Italia. Con buona pace dei poveri genitori, stressati più che mai dall'ultimo antistress.

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