La Nuova Sardegna

Letture in piazza al tramonto per ricordare Giulio Angioni

di Giacomo Mameli
Letture in piazza al tramonto per ricordare Giulio Angioni

GUASILA. Sarebbe sicuramente piaciuto a Giulio Angioni il titolo delle due settimane culturali a lui dedicate dall'amministrazione comunale di Guasila a cinque mesi dalla morte del grande antropologo....

01 luglio 2017
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GUASILA. Sarebbe sicuramente piaciuto a Giulio Angioni il titolo delle due settimane culturali a lui dedicate dall'amministrazione comunale di Guasila a cinque mesi dalla morte del grande antropologo. L'hanno chiamata “A scurigradoxiu, in bixinau”, cioè “Al crepuscolo, nel vicinato”: da Pradasiddu a Funtana Onnis, da Sa serra a Spainadroxiu, da Is sagrestanus a Piolu, da Giranieddu a santa Rita dove ieri si sono concluse le letture dei suoi romanzi con le pagine di “La casa della Palma”.

Ha introdotto il sindaco, Paola Casula, anima di questo evento che onora “in patria un suo eroe” e che commenta: «La risposta del paese è stata entusiasta, tanti hanno capito e scoperto il valore dell'antropologo Angioni e tutti soggi i sono quasi appropriati di Fraus, diventato il nostro secondo paese dell'anima». Festival non di elite ma di popolo. Nessuna concessione a un populismo letterario che sta emergendo anche in Sardegna. Hanno letto i cittadini, i letterati e quelli che letterati non sono ma amano le storie della vita contadina o dell'emigrazione raccontate da Angioni che qui era nato nel 1939. Con “L'oro di Fraus” sono stati proposti “Le fiamme di Toledo”, “Il sale sulla ferita”, “A fogu aintru”, “Tempus”, “Sulla faccia della terra”, “Assandira”, “Una ignota compagnia” e “La casa della palma”. LNessun paese, in Sardegna, ha reso omaggio, in tempo così ravvicinato, a un suo figlio illustre. A meno di cinque mesi dalla morte lo ha fatto Guasila, con semplicità mista a metodo. Un lavoro che ha la firma degli assessori Ignazio Marras e Tiberio Pitzalis, del consigliere Sergio Angioni nipote dello scrittore. E poi di Gianluca Medas, Liliana Melas e di Salvatore Atzori, vero fratello d'anima di Angioni.

Le letture più significative scelte da Barbara Bosa, Clara Atzori e dall'attrice Antonella Puddu con tanti compaesani e compaesane volontarie. Con loro i musicisti Daniele Marras, Roberto Etzi, Riccardo Pittau e Sergio Atzori. Nella giornata di apertura hanno partecipato con la poesia popolare Roberto Murru e Giuseppe Caddeu. Importanti i progetti per il futuro. Dice Paola Casula: «In autunno verrà proposto “Il festival dell'Altrove” con la istituzione di un premio dedicato al nostro compaesano scrittore-antropologo».

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