La Nuova Sardegna

Vince “Angeltown” Inquietudini coreane a Los Angeles 

Vince “Angeltown” Inquietudini coreane a Los Angeles 

“Nobody dies here” primo nella sezione Documentari Premi anche per i registi Silvia Perra e Alessio Cuboni

03 luglio 2017
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ALGHERO. Si è concluso dopo sei giorni di spettacoli tra proiezioni, masterclass, pubblico appassionato e grandi ospiti come il regista ungherese Béla Tarr (che ha ricevuto il premio alla carriera), il produttore Gianluca Arcopinto e il direttore della fotografia Beppe Lanci. il “ Sardinia film festival”.Sabato si è svolta la serata finale, aperta dai Tenores di Bitti “Remunnu ‘e Locu”, insigniti della Medaglia di rappresentanza della presidenza del Senato consegnata dalle mani del presidente del festival Angelo Tantaro.

La cerimonia è proseguita con l’assegnazione dei premi per le cinque sezioni in concorso. Primo classificato nella categoria Scuole di cinema è stato lo statunitense-coreano “Angeltown” di Nancy Liu, ambientato nella notte di Los Angeles, dove Lola, una sosia coreana di Marilyn Monroe, vive l’inquietudine di un difficile rapporto con il padre separato.

Incetta di premi anche per “Nobody dies here” del regista francese Simon Panay, riconosciuto come miglior Documentario internazionale, che racconta le vicende della miniera d’oro di Perma, nel Benin.

La regista cagliaritana Silvia Perra, con il corto “La finestra” ha ricevuto il premio Vetrina Sardegna, assegnato dai festival partner Fastnet di Cork ed Edinburgh Short Film Festival. Il filmato racconta la storia degli ultimi quattro abitanti di un piccolo villaggio, costretti ad abbandonare la propria casa contro la propria volontà.

L’ogliastrino Alessio Cuboni ha invece conquistato il premio Fiction italiana con “Lost in the white”, consegnato dall’assessore Raniero Serra del Comune di Alghero per un horror girato in prevalenza tra Fonni e Villagrande Strisaili, nel quale uno snowboarder solitario si ritrova disperso nella neve durante una sciata. Il nuorese Francesco Cocco il corto “Mariquita”, prodotto in Spagna, ha vinto una menzione speciale dei Diari di Cineclub, che hanno concesso il primo posto a “Red Light” del bulgaro Toma Waszarow.

Nella Fiction internazionale il primo classificato è a “Jail quarters” del francese Marco Pascal, con una menzione speciale a “De l’attention” del connazionale Bastien Bernini.

Il Premio “Videoarte” è stato conferito al corto spagnolo “Gamers” di Rodrigo Canet, mentre una menzione speciale è stata assegnata al cubano “Manual” di Letícia Simões. Miglior film della sezione Experimental è stato l’ungherese “The first time I saw Francis Taylor he was in slow motion” dell’autore Sousa Haz, originario di Rio de Janeiro.

Nel corso della serata è stato proiettato il videoclip “Ernesto”, realizzato dalla Società Umanitaria di Alghero, nel quale le melodie della cantante algherese Claudia Crabuzza fanno da cornice musicale al lavoro di regia di Marco Antonio Pani e Bruno D'Elia.

Presentato anche il videoclip realizzato dagli studenti del corso di cinematografia dell’Accademia delle Belle Arti di Sassari assieme al coordinatore Andrea Deriu.

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