La Nuova Sardegna

Nughedu si racconta a tavola con lo chef Petza

di Maria Antonietta Cossu
Nughedu si racconta a tavola con lo chef Petza

Il programma della seconda edizione del “Social eating day”: quest’anno protagonista sarà la pecora

11 luglio 2017
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NUGHEDU SANTA VITTORIA. Una camminata tra i sentieri di campagna a seguire gli spostamenti del pastore mentre sbriga il lavoro quotidiano. Un invito a pranzo a casa di sconosciuti che al momento del congedo non saranno più considerati degli estranei, un viaggio attraverso la storia raccontata dai monumenti archeologici e poi, alla fine della giornata, ritrovarsi a condividere i sapori e i profumi della terra con una comunità ospitale. E’ l’esperienza che turisti e visitatori possono vivere a Nughedu Santa Vittoria, meta del turismo lento e laboratorio della sharing economy nel Barigadu. Un modello di accoglienza diffusa che ha nella condivisione del cibo e degli stili di vita della comunità ospitante i suoi punti di forza.

Un potenziale che l’associazione Nughedu Welkome e il Comune hanno sperimentato per la prima volta nel 2016 con il “Social eating day”, la narrazione a tavola di una comunità, della sua storia e delle sue tradizioni che sarà replicata quest’anno. La seconda edizione si terrà il 9 agosto nel novenario campestre di San Basilio. L’evento gastronomico ricalca la formula dell’esordio, con un cuoco stellato e la sua brigata impegnati a cucinare per la gente del posto, i turisti e i visitatori. L’alimento che lo chef Roberto Petza e la squadra di Nughedu Welkome rivisiteranno per i commensali ha un valore altamente simbolico per una realtà fondata su un’economia di stampo agropastorale: la carne ovina. «Si parla troppo del maiale in Sardegna e per tanti viaggiatori il gusto della pecora risulta ancora del tutto sconosciuto» ha evidenziato il sindaco Francesco Mura. Una sfida contro l’isolamento culturale e lo spopolamento.

L’idea di base è creare opportunità economiche con il coinvolgimento diretto della comunità nella gestione e nella valorizzazione delle risorse del territorio. «Abbiamo bisogno di viaggiatori che si innamorano dei piccoli gesti» spiega Tomaso Ledda di Nabui, la società che ha sviluppato il progetto sull’accoglienza diffusa «Noi proponiamo un sistema capace di promuovere l'identità dei territori nel totale rispetto dell'ambiente, generando impatto sociale ed economico per i residenti». Al “Riscatto della pecora”, com’è stato ribattezzato l’appuntamento gastronomico di quest’anno, sarà dato risalto nazionale attraverso Gnammo.com, il principale portale web italiano dei social eating.

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