La Nuova Sardegna

Il regista László Nemes dal premio Oscar al festival di Carbonia

Il regista László Nemes dal premio Oscar al festival di Carbonia

In Sardegna l’autore del film rivelazione “Il figlio di Saul” Sarà tra gli ospiti della rassegna How to Film the World

12 luglio 2017
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CARBONIA. Un premio Oscar al Carbonia Film Festival 2017. Tra gli ospiti della rassegna sulcitana quest’anno ci sarà anche il regista ungherese László Nemes, premio Oscar al miglior film straniero 2015 per la sua opera prima; “Il figlio di Saul”.

László Nemes parteciperà allo “How to Film the World”, la nuova iniziativa targata Carbonia Film Festival, porterà nel Sulcis dal 12 al 15 ottobre alcuni fra i registi internazionali più significativi del cinema contemporaneo, per proiezioni e iniziative aperte al pubblico. Oltre l’Oscar “Il figlio di Saul”ha vinto il Grand Prix Speciale al Festival di Cannes 2015 e il Golden Globe per il miglior film straniero 2015. Nemes è uno dei più importanti autori della sua generazione, ed è attualmente impegnato nella lavorazione della sua opera seconda: “Sunset”.

Nemes introdurrà la proiezione del “Figlio di Saul” e sarà protagonista di una masterclass aperta al pubblico alla quale parteciperanno venti studenti, studiosi, critici, filmmaker e operatori culturali under 30 provenienti da tutta Italia. Sede della masterclass sarà la Fabbrica del cinema, progetto promosso dalla Società Umanitaria e dal Centro servizi culturali di Carbonia, che mette al centro la formazione dei giovani alla memoria storica e alla valorizzazione del patrimonio audiovisivo del territorio e, contemporaneamente, l’educazione alle nuove forme cinematografiche, sia documentarie che di finzione.

Protagonista del “Figlio di Saul” è Saul Ausländer (interpretato da Géza Röhrig). L’uomo fa parte dei Sonderkommando di Auschwitz, i gruppi di ebrei costretti dai nazisti ad assisterli nello sterminio degli altri prigionieri. Mentre lavora in uno dei forni crematori, Saul scopre il cadavere di un ragazzo in cui crede di riconoscere suo figlio. Tenterà allora l’impossibile: salvare le spoglie e trovare un rabbino per seppellirlo. Ma per farlo dovrà voltare le spalle ai propri compagni e ai loro piani di ribellione e di fuga. Il dramma dell’Olocausto rivisssuto, in maniera intensa e toccante, dalla parte di un padre.

“Sunset”, invece, opera seconda del regista ungherese, è ambientato 1913 a Budapest, nel il cuore dell'Europa. la protagonista, Irisz Leiter, arriva nella capitale ungherese a vent'anni dopo aver passato infanzia e adolescenza in orfanotrofio. Il suo piano è quello di lavorare come modista nella prestigiosa boutique di cappelli che apparteneva alla sua famiglia da generazioni, ma Oszkar, il nuovo proprietario, glielo impedisce. Quando un uomo arriva da lei in cerca di “Kalman Leiter”, Irisz è costretta a fare i conti con il proprio passato. Nella sua ricerca di risposte incontrerà segreti di famiglia inquietanti, e assisterà alla scomparsa di un mondo minacciato dalla prima guerra mondiale.

Nato nel 1999 come Mediterraneo Film Festival, il Carbonia Film Festival nasce nel 2016. La rassegna ospita sia opere di fiction sia documentari, presentando il meglio della produzione internazionale legata ai temi attualissimi del lavoro e della migrazione.

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