La Nuova Sardegna

Da Neoneli i suoni dell’identità

di Enrico Carta
Da Neoneli i suoni dell’identità

I Tenores diretti da Tonino Cao parlano dei loro prossimi tour nell’isola e in Europa

14 luglio 2017
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NEONELI. Come una palla di biliardo dopo una perfetta carambola, una fetta importante di cultura e tradizioni sarde rimbalza in giro per il mondo. Ci sarebbe da perderci la testa, ma a far ritrovare l’orientamento ai tanti appassionati del genere – o a chi ad esso si avvicina per la prima volta – ci pensano i Tenores di Neoneli. Le ultime settimane sono state fitte di impegni, ma è verso il futuro che lo sguardo è puntato. Eppure proprio dalle esibizioni al G7 sui trasporti o da quelle a Frascati e a Roma si deve partire. Nell’ambito del progetto “Omines, Ammentos” figlio del lavoro di Tonino Cau, Peppeloisu Piras, Angelo Piras, Ivo Marras e Roberto Dessì, accompagnati per l’occasione dal duo composto da Orlando ed Eliseo Mascia, i Tenores hanno cantato nell’auditorium delle Scuderie Aldobrandini e nella chiesa dei Santissimi Angeli in piazza Sempione.

Dal Lazio, il gruppo ha preso il volo verso la Svizzera, dove a Ginevra c’è stata una due giorni di esibizioni nella chiesa di Saint Germain per i concerti d’estate che hanno avuto una dedica particolare. Proprio da questa dedica si apre la breccia che porta alla nuova strada da percorrere nei prossimi mesi perché il canto dei Tenores di Neoneli avrà un pensiero speciale per Antonio Gramsci, al quale è intitolato e per il quale è pensato il progetto “Gramsci, un omine, una vida”. Intanto è già partita la grande sfida dell’estate che ha visto il via qualche giorno fa della prima residenza artistica organizzata dal coro in Sardegna nell’ambito del progetto “Cunfrontos” che chiama a raccolta nell’isola i musicisti Josè Barros, Jean Marie Frederick, David Leon, Lorena Nunes, Lucio Vieira in arrivo da Portogallo, Francia, Spagna, Brasile e Capoverde. Assieme ai Tenores e al Duo Mascia daranno vita a una produzione artistica multietnica e con una molteplicità di stili e sonorità che sarà battezzata domani a Mandriola, borgata marina di San Vero Milis, e domenica a Torregrande nel lungomare di Oristano.

È una novità per i gruppi a tenore sardi che poi porteranno il progetto Confrontos oltre mare. Rimbalzati come palline di un flipper saranno a Odemira in Portogallo il 16 settembre, in Toscana a dicembre, in Spagna, Francia, Croazia e Marocco nel 2018 senza dimenticare il loro Antonio. Il gruppo ha infatti dato alle stampe il libro “Gramsci, un omine, una vida”, opera che sarà in libreria a settembre e contiene la prefazione del professor Salvatore Zucca. Si compone di 926 strofe in ottave in lingua logudorese e il tema non può che essere la vita e le opere del pensatore sardo fondatore del Partito comunista italiano. L’omonimo spettacolo, che ha già avuto alcune occasioni di presentazione in Sardegna, da settembre volerà nei luoghi gramsciani e non solo.

«La Fondazione di Sardegna ha fatto proprio il progetto – spiega Tonino Cau, rappresentante dei Tenores di Neoneli –, confermando la costante del sostegno alle valide idee culturali che abbiamo come fulcro la nostra terra: in questo caso per incentivare un’iniziativa senza precedenti. Infatti, sebbene su Gramsci siano stati scritti oltre ventimila testi in oltre quaranta lingue diverse, mai nessuno ha finora raccontato la vita e le opere del pensatore di Ales in rima sarda. È così che continuiamo nell’impegno di voler fare del canto a tenore un mezzo non solo per far sentire pur suggestive melopee del passato, ma per far ascoltare delle storie ricche di significato». Sono previsti appuntamenti a Bucarest, Sibiu, Torino, Genova, Vicenza, Barcellona, Madrid, Città del Messico e Cuernavaca da qui alla fine dell’anno, mentre il progetto su Gramsci approderà a Cuba, a Pechino, a Sidney, a Dublino, Londra, L’Avana, Dublino e naturalmente nei luoghi Gramsciani per eccellenza, come Turi, Roma, Trafoi (Stelvio), Formia, Ghilarza, Sorgono, Ales, Santu Lussurgiu, Vienna nel 2018.

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