La Nuova Sardegna

Il teatro interpreta l’arte dei murales

Il teatro interpreta l’arte dei murales

Ultimo atto, sabato e domenica a San Sperate, per il progetto di residenza artistica “Di muro in muro – per raccontare un territorio”. Nell’ambito della Sagra delle Pesche va in scena “Se i muri...

14 luglio 2017
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Ultimo atto, sabato e domenica a San Sperate, per il progetto di residenza artistica “Di muro in muro – per raccontare un territorio”. Nell’ambito della Sagra delle Pesche va in scena “Se i muri potessero parlare”, ovvero il progetto pensato da Antas Teatro di sviluppare in senso teatrale la dimensione pubblica dei murales di San Sperate, coinvolgendo alcune decine tra attori, performer, artisti di strada, operatori e musicisti che daranno vita a una due-giorni di arte, teatro e musica dove i muri parleranno davvero. Ogni attore, infatti, sarà “custode” e interprete di uno dei tanti murales che arricchiscono i rioni storici di Santa Lucia e San Giovanni, dove gli artisti coinvolti si alterneranno per costruire un mosaico di storie collegate dal comune denominatore dell’ispirazione muralistica. Sarà un’esperienza unica, un modo per vedere e rivedere l’eccezionale patrimonio artistico del paese sotto la luce sempre cangiante della creazione e dell’intuizione artistica.

Questi i nomi dei performer coinvolti per l’occasione: Preziosa Salatino, Emilio Ajovalasit, Domenico Mereu, Federica Castelli, Giacomo Casti, Andrea Serra, Elio Turno Arthemalle, Giulio Votta, Stefano Farris, Andrea Melis, Francesco Medda, Chiara Effe, Roberto Meloni, Giacomo Zucca, Maurizio Giordo, Raimonda Mercurio e i ragazzi

del laboratorio di Antas Teatro.

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