La Nuova Sardegna

Sara Casu, la stella del futuro è di Alghero

Sara Casu, la stella del futuro è di Alghero

Nel cast anche Michele Carboni, pastore di Sedilo già visto in “Ballo a tre passi” di Mereu

17 luglio 2017
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CABRAS. Valeria Golino e Alba Rohrwacher, certo. Ma in fondo la vera protagonista è lei, la piccola Sara Casu che interpreta Vittoria. Figlia con due madri. Dieci anni, di Alghero, è ovviamente accompagnata sul set dai genitori. Capelli rosso carota, pelle chiarissima, sguardo attento, si presenta alla prima intervista della sua vita senza timore. Spiega come per caso, passeggiando nel centro storico di Alghero con i genitori, abbiano saputo del casting che poi attraverso i provini l’ha portata sul set. E racconta come le due grandi attrici con le quali divide la scena la stiano aiutando. Sono tutti stupiti dalle sue capacità. Alba Rohrwacher la definisce «una bambina speciale», Valeria Golino ne sottolinea il carattere «riflessivo e la concentrazione».

Una scelta insomma indovinata. Ma non facile spiega Laura Bispuri: «Ho cercato la bambina per circa otto mesi in varie zone della Sardegna e anche a Roma. Poi è arrivata Sara. Le cose che mi hanno da subito colpito di lei sono state: la sua voce, il suo aspetto così speciale e la somiglianza con Alba. Sara è una bambina davvero speciale che a tratti porta il film nell’ambito di una favola, ma sa anche avere una presenza reale e ruvida come piace a me e quindi mescola ancora una volta le carte. Sono davvero molto colpita da lei, dalla sua crescita durante il film, dalla sua concentrazione e dall’amore che mette in quello che fa». Alla ripresa delle scuole andrà in prima media e ne avrà da raccontare ai suoi compagni di questa estate particolare, passata per metà sul set a Cabras. Dove oltre a due madri, si è ritrovata anche un padre cinematografico: Michele Carboni. Marito di Valeria Golino nel film di Laura Bispuri («è davvero una grande professionista» sottolinea), dopo essere stato sul grande schermo il pastore protagonista di “Ballo a tre passi” di Salvatore Mereu. E pastore Michele Carboni lo è anche nella vita. Si divide tra il set e il suo gregge. A Sedilo, il suo paese. Ricordando che il ruolo più bello che ha interpretato è stato quello di prima pandela. All’Ardia, l’anno scorso. Questa estate la ricorderà per un’altra esperienza particolare. Per il ritorno al cinema dopo diversi anni. (f.c.)

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