La Nuova Sardegna

A Oschiri rari reperti della civiltà dei Nuragici

A Oschiri rari reperti della civiltà dei Nuragici

Come la maggior parte dei paesi dell’isola anche Oschiri ha avuto origine in epoca medioevale, ma come continuazione di insediamenti che si erano sviluppati in epoche più antiche. Il suo territorio...

18 luglio 2017
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Come la maggior parte dei paesi dell’isola anche Oschiri ha avuto origine in epoca medioevale, ma come continuazione di insediamenti che si erano sviluppati in epoche più antiche. Il suo territorio offriva particolari attrattive: occupa una parte della vallata del Coghinas che, già di per sé fertile, stretta come è tra il Limbara e i Monti di Alà costituisce luogo di passaggio tra la costa di Olbia e le zone interne.Per questo le campagne sono ricche di resti: i numerosi ritrovamenti avevano dato luogo ad alcune collezioni private, che sono poi confluite nell’attuale Museo, in origine archeologico, ma poi arricchito con altre sezioni. Ha sede nella centrale via Roma, in una palazzina che dispone di locali per ben 600 metri quadrati. Tra i pezzi più pregiati alcune navicelle nuragiche e, sempre di quell’epoca, un cofanetto in bronzo rinvenuto in un nuraghe da Alberto della Marmora, che è «montato su quattro ruote in guisa di carro»: unico oggetto del genere rinvenuto in Sardegna. Alla sezione archeologica se ne affiancano due multimediali: una sul patrimonio naturalistico, storico, archeologico e anche gastronomico del paese; l’altra su Luquido, villaggio fortificato di epoca romana. Per prenotare la visita rivolgersi al responsabile dottor Carta, 320.4419557, o all’Associazione Sos Furrighesos, 349.2793630. (salvatore tola)

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