La Nuova Sardegna

Una Fondazione per tutelare i Giganti

di Roberto Sanna
Una Fondazione per tutelare i Giganti

Domani a Cabras il ministro Dario Franceschini per la firma

18 luglio 2017
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SASSARI. I Giganti di Mont’e Prama e il Museo di Cabras ancora una volta al centro di un grande progetto promosso dal governo che punta a valorizzare la struttura e le statue fino a elevarle tra i siti più importanti a livello nazionale. Dopo il corposo finanziamento arrivato negli anni scorsi, domani mattina a Cabras il ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, il governatore della Sardegna Francesco Pigliaru e il sindaco di Cabras Cristiano Carrus firmeranno un documento che porterà a un’ulteriore “upgrade” che ha come obiettivo la costituzione di una fondazione per la gestione del museo, sul modello per esempio del Museo egizio di Torino. Questo perché la fondazione è considerata lo strumento più agile ed efficace per avere una gestione ottimale del museo e dei finanziamenti collegati.

Sito d’eccellenza. Il Mibact crede molto nelle potenzialità del museo di Cabras e anche nella combinazione col sito di Tharros, vista la vicinanza territoriale. E in questo senso va interpretata la decisione di scegliere il municipio di Cabras quale luogo fisico per la firma di un accordo che avrebbe potuto essere siglato a Roma. L’arrivo del ministro in Sardegna e la presenza di Francesco Pigliaru significano che i Giganti sono realmente al centro di un progetto destinato a dare loro un respiro ancora maggiore sia dal punto di vista puramente archeologico sia da quello turistico e quindi economico. Da qui l’idea di arrivare a fare una sorta di “promozione integrata” con Tharros. Tutti i particolari dell’accordo e del progetto verranno resi noti questa mattina ma il segnale che arriva da Roma e Cagliari è sicuramente molto forte.

Secondo step. Un primo segnale il Governo l’aveva già lanciato nell’agosto di due anni fa, annunciando la concessione di un finanziamento di tre milioni di euro per il completamento del Museo archeologico. Una somma ricavata all’interno degli ottanta milioni di investimenti su scala nazionale previsti nel biennio 2015/2016 e contenuti nel piano strategico”‘Grandi progetti beni culturali”. E proprio in quell’occasione l’allora sottosegratario ai Beni culturali Francesca Barracciu aveva annunciato l’idea che verrà concretizzata domani: «I soggetti fondatori saranno il Ministero, il comune di Cabras e la Regione Sardegna, ma sarà aperta anche all’ingresso di altri soggetti pubblici e privati, ad esempio fondazioni bancarie» aveva specificato.

La svolta. Già quel finanziamento, sottoscritto a Cagliari ancora dal ministro Dario Franceschini e dal governatore Francesco Pigliaru, aveva segnato una svolta, perché significava l’inserimento nel piano strategico “Grandi progetti beni cultura”, di fatto il riconoscimento di “Grande progetto nazionale”, l’essere stati cioè individuati come una parte del patrimonio di eccellenza del nostro Paese per i quali è anche indispensabile pensare e attuare un modello di valorizzazione e gestione adeguato. La fine della precarietà del museo, era stato detto, oltre alla possibilità di nuovi finanziamenti regionali per il completamento degli scavi. Adesso la nuova tappa: già simbolo della Sardegna, i Giganti di Mont’e Prama dovranno diventare un punto fermo dell’offerta archeologica e turistica italiana.

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