La Nuova Sardegna

“Racconti di cibo”, finissage con i vini autoctoni

“Racconti di cibo”, finissage con i vini autoctoni

All’aeroporto di Olbia venerdì si conclude la mostra sui prodotti enogastronomici sardi

19 luglio 2017
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OLBIA. L’evento di finissage della mostra “Sardegna. Racconti di cibo” si chiuderà venerdì a Olbia alle 11 nella sala Art-Port Gallery, nel rispetto del filo conduttore di tutta l’esposizione dedicata all’unicità del prodotto sardo proveniente dalle cultivar locali. Con la partecipazione dell’Agenzia Laore e dell’Agris Ricerche Sardegna, la mattinata di venerdì prossimo si aprirà con una presentazione, all’interno della sala museale Art-Port – al primo piano dell’aerostazione –, di tutte le produzioni dei vini autoctoni appena messi in commercio grazie a un progetto di certificazione delle varietà viticole e di un attento processo di sviluppo delle aziende. Marco Bittau, giornalista della Nuova Sardegna, coordinerà gli interventi dell’assessore all’Agricoltura Pierluigi Caria, del direttore generale di Laore, Maria Ibba, del direttore generale di Agris Sardegna Roberto Zurru, dei referenti del progetto di valorizzazione delle risorse genetiche agrarie della regione Sardegna, Tonino Costa e Gianni Lovicu.

Sono nove i produttori che hanno aderito ad “Akinas”, un progetto pilota e sperimentale sui vitigni che rappresentano piccole produzioni ma che costituiscono la caratterizzazione più forte in termini di unicum della Sardegna, ovvero coltivati e prodotti solo nella nostra isola.

Karasardegna.it, dal canto suo, offrirà a questi incredibili vitigni rari la ribalta internazionale che meritano, dedicando al progetto una sezione speciale “Sardegna Vini Autoctoni”, in quello che è il primo sito di e-commerce del prodotto tipico Sardo di qualità. Un tema molto discusso nel panorama vitivinicolo mondiale e che trova un largo interesse tra gli esperti e la stampa specializzata quando si parla di identità e distinguibilità, nonché di garanzia per il consumatore. Il lavoro svolto fino a oggi, sia in campo viticolo che in campo enologico, viene presentato venerdì in aeroporto per la prima volta al pubblico e alla stampa. Il percorso di Laore e Agris si sta concludendo proprio in questi giorni con la registrazione nel registro nazionale delle varietà autoctone anche di quei vitigni non ancora inclusi, ciò consentirà di immetterli nel mercato con un qualifica e titolo ineccepibile sull’origine e la loro natura. In un mercato dove la concorrenza va continuamente aumentando, infatti, è necessario caratterizzare sempre meglio l’origine del vino e rendere percepibili al consumatore le influenze che lo caratterizzano.

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