La Nuova Sardegna

«I Giganti avranno un successo mondiale»

di Roberto Sanna
«I Giganti avranno un successo mondiale»

Il ministro Franceschini firma l’intesa e punta su Mont’e Prama

20 luglio 2017
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INVIATO A CABRAS. I Giganti di Mont’e Prama crescono ancora. L’accordo firmato ieri nel municipio certifica l’avvio di un percorso che porterà le statue dei guerrieri e il sito di Tharros tra le principali attrazioni culturali e turistiche promosse dal Mibact all’interno di un progetto che vede attualmente l’Italia «al primo posto tra le destinazioni dei flussi turistici internazionali – ha detto il ministro Dario Franceschini –. La nostra crescita è stata vertiginosa e a questo punto si pone il problema di governare questa crescita in maniera intelligente. Il patrimonio artistico è quello che consente all’Italia di fare la differenza e non possiamo pensare di convogliare tutti i flussi nelle città d’arte classiche, già adesso alle prese con problemi di sovraffollamento. Dobbiamo invece valorizzare e moltiplicare altri poli e trasformarli in attrattori turistici importanti. Stiamo parlando, ovviamente, di luoghi che in altri paesi sarebbero ai primi posti dell’offerta e farebbero grandi numeri. Quello di Cabras è uno di questi e siamo sicuri che, al termine del percorso che abbiamo preparato, i numeri saranno importanti. Il successo che aspetta i Giganti e Tharros è di livello mondiale, questo sito ha grandissime potenzialità, e in generale dovete ricordarvi la Sardegna può contare su un sistema integrato fra il turismo balneare, che comunque apprezzo molto, e quello culturale».

Tripla firma. Dario Franceschini ha firmato insieme al presidente della Regione Francesco Pigliaru e al sindaco di Cabras Cristiano Carrus un accordo di valorizzazione che, di fatto, è la prima pietra di una futura Fondazione che gestirà il nuovo museo, per il quale sono stati stanziati tre milioni di euro con un percorso burocratico già avviato per l’assegnazione dei lavori. In questi due anni e mezzo i Giganti e Tharros verranno adeguatamente supportati da iniziative di promozione internazionali nei musei più importanti e con iniziative mediatiche mirate, soprattutto televisive. Il tutto dovrà portare all’apertura di una struttura consona al valore che il Mibact ha deciso di dare ai Giganti. Torneranno a casa anche le statue attualmente ospitate nel Museo di Cagliari, dove rimarrà una rappresentanza simbolica. Francesco Pigliaru ha espresso soddisfazione soprattutto per la scelta a monte «di valorizzare il patrimonio culturale e sfruttarlo per il turismo e l’economia. In Sardegna abbiamo la fortuna di aver ereditato un patrimonio stupendo, dobbiamo essere in grado di sfruttarlo e farlo diventare un tassello fondamentale all’interno dell’idea complessiva di sviluppo. Stiamo parlando di turismo buono, non “mordi e fuggi”, un turismo che valorizza la cultura e il territorio, allunga la stagione. Un turismo che porta gente che vuole girare, conoscere e sa anche spendere. Certo, dobbiamo sistemare i trasporti e dobbiamo essere consci che per venire in Sardegna la gente deve essere motivata perché comunque costa un pochino di più, però una delle prime regole del marketing però è che è inutile promuovere un prodotto se prima non lo metti sugli scaffali. Il senso di questo accordo è dare una cabina di regia unica e devo fare i complimenti al Comune che ha saputo aprirsi al dialogo con il Governo e la Regione».

Cabras cresce. Felicissimo, ovviamente, il sindaco Cristiano Carrus: «Questa è una giornata storica per la nostra città – ha detto – , il nostro percorso è cominciato nel 2011, abbiamo lavorato bene con la Regione e abbiamo già cominciato il percorso per spendere nel modo giusto i tre milioni del Governo. Un altro passo è l’accordo con la Soprintendenza per la gestione dell’area degli scavi e arrivare a una prima apertura straordinaria sperimentale che dovrà poi diventare definitiva. Siamo a 160mila visitatori, vogliamo arrivare a 200mila, abbiamo anche stretto un gemellaggio con la città cinese che ospita i guerrieri di terracotta. Certo, loro parlano di due milioni di visitatori l’anno, cifre impossibili, ma il nostro obiettivo è cresce comunque tanto. Il primo lotto dei lavori sarà completato entro la fine dell’anno, entro due anni e mezzo completeremo tutto».

Prossima tappa: La Maddalena. Il ministro i è stato piuttosto esplicito: i Giganti di Mont’e Prama diventeranno un grande attrazione mondiale, il ministero per i Beni culturali ci crede. E nel futuro c’è anche l’interessamento per un altro sito da valorizzare ad alti livelli: «L’Arsenale della Maddalena sarà il prossimo intervento in Sardegna» è stata la risposta a una domanda specifica. In questo caso si parla di quindici milioni che potrebbero essere recuperati attraverso il Cipe, ma prima bisognerà chiudere definitivamente il contenzioso con il gruppo Marcegaglia per avere così piena libertà di intervento.

Visita-lampo. Dario Franceschini è arrivato puntualissimo, anzi in leggero anticipo. Arrivato in Sardegna col primo volo, alle 10,15 era già nella piazza del municipio, quindi la firma e i discorsi di rito. Poi un rapido tour, cominciato con la visita al museo dove ha risposto ad altre domande e ha anche scattato alcune foto, firmando infine il libro delle presenze. Da lì il corteo si è spostato alla necropoli punica di Tharros e il gruppo ha effettuato una velocissima passeggiata sotto il sole a picco, in mezzo ad altri gruppi di turisti e a pochi passi dalla spiaggia affollata di bagnanti. Ultima tappa per i saluti alla Peschiera di Mar’e Pontis per un buffet a base di prodotti tipici locali, a partire dalla bottarga. Una sosta molto breve perché la partenza dall’aeroporto di Elmas era prevista per le 15 e i tempi dovevano essere rispettati. Una visita lampo, ma per i Giganti qualcosa che potrebbe essere ricordata a lungo.

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