La Nuova Sardegna

Le calde melodie del Mediterraneo con Franca Masu

Le calde melodie del Mediterraneo con Franca Masu

Domani sera la cantante sul palco della “Notte dei poeti” Sabato e domenica “Occhi” e “Supplici a Portopalo”

20 luglio 2017
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NORA. Domani il festival La Notte dei Poeti propone lo spettacolo di Franca Masu “CORdeMAR”. La cantante di Alghero salirà sul palco di Nora alle 20. Con lei un trio d’eccezione che pur provenendo dal jazz, sa tenere ben stretto il laccio con la profonda capacità interpretativa e la sensibilità di Franca Masu: Sade Mangiaracina al pianoforte, Salvatore Maltana al contrabbasso e Massimo Russino alla batteria.

Franca Masu è un’artista dalla voce passionale e dalla versatile personalità che si rivela in tutta la sua pienezza, maturità e ricchezza di registri in questo nuovo live dove Alghero e il prezioso catalano sono al centro del suo cuore di donna e di musicista. Storie d’amore, di gente marinara, storie lontane ma sempre così prossime al nostro vivere contraddistinguono un repertorio ricco e struggente, accattivante ed evocativo.

Per Franca Masu la voce diviene un’archeologia esistenziale, una speleologia dello spirito: parte da ottave basse, dal profondo dove va a pescare i coralli in cui i vissuti si sono magnificamente rappresi, e poi risale altissima con il suo prezioso carico per restituirlo, in cima alla scala, al vento, alla luce, al sole, alla calda fluidità avvolgente delle cose vive. Il suono della sua voce abbraccia i mari attraversandoli da Napoli a Lisbona, dalla Catalogna al Sud America; per poi ritornare in Sardegna, come in una danza d’amore.

Sabato, invece, sul palco del festival di Nora dalle ore 20 sarà protagonista la danza con lo spettacolo “Occhi”, di e con Andrea Gallo Rosso. Chiudendo gli Occhi si apre un mondo di differenti sensazioni: tempo e suoni cambiano, il contatto con gli altri è sospeso. Arrivano emozioni, ricordi, paure. La ricerca sul movimento di “Occhi” parte dal privarsi della vista ricostruendo unequilibrio fisico ed emotivo, cercando nuovi canali comunicativi. Focalizzandosi sul “dentro” si riscoprono memorie lontane, arrivano poco a poco come l'alfabeto morse che ripete: «E d'improviso il filo si spezza e ti ritrovi a galleggiare». L'assolo è riempito del vissuto personale di Andrea: un incidente. Il corpo nello spazio disegna tre scene: un “prima” con la sua normale routine; un evento “improvviso” distruttivo e rigenerante; un “dopo” con il suo potenziale carico di cambiamento. In ogni istante si può cambiare.

Infine, domenica Nora propone, sempre alle 20, lo spettacolo “Supplici a Portopalo, dalla tragedia di Eschilo alle parole dei rifugiati”, con Vincenzo Pirrotta, scritto e diretto da Gabriele Vacis. Sulla costa siciliana, divenuta frontiera delle rotte della disperazione del Mediterraneo, un coinvolgente racconto teatrale, basato sul dramma “Le Supplici” di Eschilo, che mette in scena la difficile decisione della città di fronte alla richiesta di asilo di chi fugge dalla guerra, dalla fame, dalla carestia. La spietata logica del respingimento di chi si presenta supplice, alle porte della città, a chiedere aiuto è deprecabile e inaccettabile per le leggi non scritte del codice etico della gente di mare, ma anche per la sensibilità di una comunità civile. Ma non basta la carità, non basta la pietà: solo la dimensione politica insegna già Eschilo 2500 anni fa può affrontare e risolvere positivamente, nel segno del bene comune, la difficoltà di migranti e cittadini.



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