La Nuova Sardegna

Roberto Bolle al Forte Danza senza confini

di Mario Frongia
Roberto Bolle al Forte Danza senza confini

Domani lo spettacolo dell’étoile all’Arena del resort di Pula Un gala che spazia dai Radiohead all’arte di Caravaggio 

20 luglio 2017
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CAGLIARI. Un'opera che sposa rock e classico, balletto contemporaneo e innovazione. Un affresco elegante firmato dalla stella delle stelle: Roberto Bolle and friends alla Forte Arena, mix riuscito di generi e culture capace del tutto esaurito ovunque. Leggiadria e sorprese, dai Radiohead ai video ipertecnologici. Tecnica e stile per emozioni mozzafiato. Domani, dalle 21.30, il teatro del Forte Village ospita «una felice sinergia. Sperimento e detesto chiudermi in nicchie che soffocano l'arte e chi la segue», dice l'étoile della Scala di Milano e dell'American ballet theatre di New York. Bolle e gli amici, storia sull'evoluzione della danza in un'ora e mezza di magie.

Con l'artista di Casale Monferrato, reduce da un'esibizione da oscar all'Arena di Verona (tredicimila cellulari accesi e puntati sulla star per un dialogo a distanza, ndr), un cast di principal dancer: Herman Cornejo (American ballet theatre), Misa Kuranaga (Boston Ballet), Anna Ol (Dutch national ballet, Amsterdam), Young Gyu Choi, Polina Semionova (Staatsballett Berlin) e Daniil Simkin (Abt New York). Ma non solo. Con Bolle danza Melissa Hamilton (27 anni, Royal Ballet Londra).

L'étoile approda in Sardegna («Sono stato da queste parti in vacanza, luoghi splendidi. Il cibo? Non mangio carne ma mi rifaccio con il pesce: spigola alla vernaccia, su tutto») con un gala eccezionale. Classe '75, a 12 anni nell'Accademia del Teatro alla Scala, a 15 lo chiama Nureyev. A seguire, talento e determinazione per una carriera sontuosa. “La bella addormentata”, “Cenerentola”, “Don Chisciotte”, “Il lago dei cigni” sono alcune perle. Balla con Royal ballet di Londra, Balletto di Stoccarda, Staatsoper di Berlino, Teatro dell'opera di Vienna, Wiesbaden Festival, Tokyo Ballet. Duetta con Carla Fracci e Alessandra Ferri, danza in mondovisione all'Arena di Verona, al Bolshoj di Mosca, a Buckingham Palace, a San Pietro: ha di fronte Putin, la regina Elisabetta e Giovanni Paolo II.

«Guardo avanti, amo le sfide come questa. Ho studiato un programma che avvicini anche i neofiti alla danza. Al Forte apriamo con la coreografia “Ballet 101”, scritta per me da Eric Gauthier».

Roberto, cosa segnala ai non addetti ai lavori?

«Ballo con Melissa l'inedito “Take me with you” di Robert Bondara per “Reckoner” dei Radiohead. Il “Caravaggio” di Mauro Bigonzetti, “Les Bourgeois”. E ci sono i classici, da “Don Chisciotte” a “La Bayadère”, “Esmeralda”, “Pas de deux” di Balanchine e “Carmen” di Petit».

Danza, luci e multimedialità, qual è la filosofia?

«Da quindici anni il gala è un qualcosa di mio, scelgo cosa ballare in contesti insoliti, dove la danza non è mai arrivata o è scomparsa. Voglio portarla a tutti: alla Scala o all'Opera di Roma si fatica anche solo per fare i biglietti’.

Indiscusso ai vertici mondiali, cosa la motiva ancora?

«La scintilla che nei pezzi regala emozioni a me e al pubblico, attento alla danza raffinata o a quella più circense. Platee diverse, tutte molto belle».

Come definisce la bellezza?

«Arte e armonia ad alto livello, miscela che arriva a tutti e lascia sempre qualcosa. Da Caracalla a Verona, Spoleto e, dopo la Forte Arena, Los Angeles, Tokio, Torino: tutto sold out. E a dicembre torniamo a Rai1 in prima serata».

Perché va visto il “Roberto Bolle and friends”?

«Per un pool di grandi artisti difficili da vedere assieme. Per l'equilibrio tra coreografie, creazioni video, giochi virtuali, led wall. Lo spettacolo fa innamorare il grande pubblico e chi pensa di non essere interessato alla danza».

Si scopre qualcosa di nuovo su di lei?

«Il repertorio dà di me sfumature meno note e a 360 gradi. La Carmen, erotismo e sensualità, Caravaggio, poesia e magia, Radiohead, immagine attuale e libera. In due video gioco con il clone di me stesso e divento un disegno. Gli effetti sono molto interessanti».

Roberto Bolle, che brano ha per suoneria del cellulare?

«Quella standard. Ma ho sempre con me le musiche di Coldplay, Nina Simone e Mina».

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