La Forte Arena ai piedi di Bolle
di Mario Frongia
Una cavalcata tra classico e contemporaneo che ha stregato gli spettatori
24 luglio 2017
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PULA. Emozioni difficili da catalogare. Roberto Bolle non fa prigionieri: un'ora e mezza a cento all'ora. Con avvio e chiusura sulla danza di ieri, oggi e domani. Millecinquecento spettatori affascinati da un talento con carisma e tecnica sopraffina. Una sapiente miscela tra assoli, virtuosismi e pas de deux ha scolpito la terza tappa del cartellone della Forte Arena. La cavalcata tra classico e contemporaneo, con pas de deux, piroette e grand jeté.
Un volo sulle punte che la stella del Teatro alla Scala e primo ballerino dell'American ballet theatre di New York, ha cucito con eleganza. Bolle è stato perfetto. Reduce dall'Arena di Verona, ha regalato al pubblico isolano una notte da cornice. Bolle e gli amici, evoluzione della danza ma non solo. Affiancato da un cast di primi ballerini - Herman Cornejo (American ballet theatre), Misa Kuranaga (Boston Ballet), Anna Ol (Dutch national ballet, Amsterdam), Young Gyu Choi, Polina Semionova (Staatsballett Berlin), Daniil Simkin (Abt New York) - Bolle ha aperto e chiuso la serata alla Forte Arena con Melissa Hamilton (27 anni, Royal Ballet Londra). Considerata astro nascente, e oramai conclamato, della danza mondiale, la Hamilton ha duettato nelle coreografie moderne scritte per Bolle da Massimiliano Volpini. Da “Prototype reloaded” a “Rencontre”, l'etoile è mutato in cartoon-disegno nella trasformazione di scene con tecnologie digitali, video, led wall e musiche da brivido. L'artista di Casal Monferrato, taciturno, presenza super blindata al Forte Village con lo staff e alloggio nelle suite dell'Hotel Castello (le stesse scelte dal presidente della Cina Xi Jinping e David Beckham) ha dipinto l'evento con passi e movimenti perfetti. I “friends” hanno fatto il resto. Un fiume di applausi per l'inedito “Take me with you” dei Radiohead. A seguire, il “Caravaggio” di Bigonzetti, la coreografia “Ballet 101” scritta per Bolle da Eric Gauthier e i classici: “Don Chisciotte”, “La Bayadère”, “Esmeralda”, “Pas de deux” di Balanchine e “Carmen” di Petit.
Una culturale che prosegue con tre stelle italiane: Il Volo sarà venerdì alla Forte Arena.
Un volo sulle punte che la stella del Teatro alla Scala e primo ballerino dell'American ballet theatre di New York, ha cucito con eleganza. Bolle è stato perfetto. Reduce dall'Arena di Verona, ha regalato al pubblico isolano una notte da cornice. Bolle e gli amici, evoluzione della danza ma non solo. Affiancato da un cast di primi ballerini - Herman Cornejo (American ballet theatre), Misa Kuranaga (Boston Ballet), Anna Ol (Dutch national ballet, Amsterdam), Young Gyu Choi, Polina Semionova (Staatsballett Berlin), Daniil Simkin (Abt New York) - Bolle ha aperto e chiuso la serata alla Forte Arena con Melissa Hamilton (27 anni, Royal Ballet Londra). Considerata astro nascente, e oramai conclamato, della danza mondiale, la Hamilton ha duettato nelle coreografie moderne scritte per Bolle da Massimiliano Volpini. Da “Prototype reloaded” a “Rencontre”, l'etoile è mutato in cartoon-disegno nella trasformazione di scene con tecnologie digitali, video, led wall e musiche da brivido. L'artista di Casal Monferrato, taciturno, presenza super blindata al Forte Village con lo staff e alloggio nelle suite dell'Hotel Castello (le stesse scelte dal presidente della Cina Xi Jinping e David Beckham) ha dipinto l'evento con passi e movimenti perfetti. I “friends” hanno fatto il resto. Un fiume di applausi per l'inedito “Take me with you” dei Radiohead. A seguire, il “Caravaggio” di Bigonzetti, la coreografia “Ballet 101” scritta per Bolle da Eric Gauthier e i classici: “Don Chisciotte”, “La Bayadère”, “Esmeralda”, “Pas de deux” di Balanchine e “Carmen” di Petit.
Una culturale che prosegue con tre stelle italiane: Il Volo sarà venerdì alla Forte Arena.
