La Nuova Sardegna

La musica delle onde per sentirsi meno soli in mezzo all’oceano

di Andrea Musio
La musica delle onde per sentirsi meno soli in mezzo all’oceano

Ieri al Teatro Comunale il viaggio del velista Gaetano Mura «In mare esiste solo la calma tra una tempesta e l’altra»

24 luglio 2017
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CALA GONONE. «Riuscivo a ritagliarmi un po' di tempo per un film in brevi spezzoni di dieci minuti ciascuno per avere il tempo di uscire a controllare. Una sensazione stranissima perché mi sembrava di abbandonare la realtà e, una volta fuori, la vita reale in quei momenti era un film». Parole che toccano, quelle di Gaetano Mura, il velista dorgalese che lo scorso anno ha tentato di battere il record di giro del mondo in solitario senza scalo.

Proprio quell'avventura un film lo è diventato, sotto forma di documentario proiettato ieri sera al Teatro Comunale per il primo appuntamento degli eventi collaterali della trentesima edizione del Calagonone Jazz Festival. «Non esiste un momento spensierato in queste avventure» ha spiegato Mura nell'incontro-intervista con lo scrittore e giornalista Giovanni Maria Bellu che lo ha interrogato a 360 gradi. « Ci sono casomai momenti di piacere, che arrivano quando tutto fila liscio e le cose vanno come dovrebbero andare. Quelli di tregua e bonaccia, invece, richiedono più lavoro per far camminare la barca. A quelle latitudini – ha spiegato il velista dorgalese – c'è una tempesta con il mare a forza nove ogni dieci ore e il bel tempo alla fine è soltanto un momento di tregua fra una perturbazione e l'altra».

Quello che è andato in scena ieri in realtà è stato uno spettacolo fra letteratura, musica e video proiezioni intitolato “Suoni parole immagini dagli oceani del sud. Il navigatore solitario racconta le sue imprese oceaniche”. La serata è iniziata con l'attore Giacomo Casti nella lettura dei diari di bordo tratti dall'impresa “Giro del mondo”, con la musica dal vivo affidata al compositore di musica elettronica Arrogalla che ha sottolineato i momenti salienti con una selezionata scaletta di brani incentrati sulla musica dub. Il racconto parte da Cagliari con le sensazioni legate alla città, ai suoi abitanti, agli odori e alla vita del quartiere La Marina, i palazzi in stile Liberty di Via Roma che si affaccia sul porto, la dove nel molo c'è “Italia”, l’imbarcazione con la quale Mura affronterà una delle traversate più difficili della sua carriera. «Un solo balzo e sono su, da solo. Una mattina di metà ottobre, Ormeggiata ad aspettarmi, ed insieme siamo salpati alla volta del mondo» e ancora quando ormai al largo «Dietro Cagliari e davanti il mare aperto ostile e dolce. Alcuni momenti posso rifugiarmi nella pancia di Italia. Mi da un senso di normalità e protezione dove è difficile spostarsi».

Il video, che è stato registrato in condizioni avverse, nei Mari del Sud, trascina, seppur per pochi attimi dentro l'avventura in cui ogni piccolo traguardo diventa una vittoria. Un grande lavoro di squadra per la realizzazione. Montato da Giovanna Fancello e Giuseppe Boeddu ed arricchito dalle registrazioni audio originali montate da Stefano Guzzetti con Gianfranco Mura che ne ha firmato la regia. Le avventure oceaniche di Gaetano Mura, verranno raccontate oggi, ad un pubblico decisamente più ampio, su Rai2 nella prima puntata del nuovo programma televisivo intitolato “Human Files”, condotto dal giornalista Luca Rossini in seconda serata e che trasmetterà il documentario “In viaggio con Gaetano”.

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