La Nuova Sardegna

Stasera a Pula “Recitar mangiando”

Stasera a Pula “Recitar mangiando”

In scena per “La notte dei poeti” Maria Teresa Ruta, Guenda Goria e Silvia Siravo

24 luglio 2017
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PULA. Viaggio sui sentieri del gusto con l'inedito “Recitar mangiando”, divertissement teatral musicale per tre voci femminili (e un pianoforte) che debutterà in prima nazionale oggi alle 21.30 all’Ex Municipio di Pula sotto le insegne del festival “La notte dei poeti” organizzato dal Cedac. Sotto i riflettori Maria Teresa Ruta – conduttrice televisiva e attrice (dagli esordi con Macario, Carlo Campanini ed i fratelli Giuffrè, alla rentrée sulla scena con “Il mio Boss”, fino al recente “Nel buio dell'America” di Joyce Carol Oates) nonché esperta di cucina – insieme con le attrici Guenda Goria (voce e pianoforte) e Silvia Siravo (voce) per una gustosa antologia di divagazioni culinarie e ricette d'autore.

Nel menù letterario di “Recitar mangiando” - tra vari excursus che mettono in luce con dovizia di esempi e citazioni gli intrecci, a volte insospettabili, fra cibo e filosofia, come fra l’arte culinaria e la letteratura, il cinema e la musica - accanto a un monologo di Eva e alla nota passione di Giacomo Leopardi per il gelato, emergono l’ironia sottile di Achille Campanile che ne “Le seppie con i piselli” (dal “Manuale di conversazione”) tratteggia con inconsueto lirismo «l'alchimia del mare e della terra» e lo stile surreale di Stefano Benni nel ritratto della “Luisona” - la “decana delle paste” nel suo “Bar Sport”. Un'autentica rivelazione le ricette di Gioachino Rossini, creatore di opere sublimi e inventore di deliziose pietanze: il maestro, per il quale «ogni uomo di spirito è destinato a diventare gastronomo», era anche acceso sostenitore di certe relazioni pericolose, visto che, a suo dire, «per mangiare un tacchino bisogna essere in due: io e il tacchino».

Rigorosamente intonata anche la colonna sonora, tra classiche partiture, eseguite al pianoforte da Guenda Goria (che firma anche la regia dello spettacolo, ideato e scritto “a sei mani” dalle tre artiste), e una scelta di canzoni d'autore, che suona come un omaggio a interpreti straordinarie come Mina e Ornella Vanoni e a raffinati chansonniers come Paolo Conte.

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