La Nuova Sardegna

Tappeti e artigianato La Fiera di Mogoro sabato apre i battenti

di Francesco G. Pinna
Tappeti e artigianato La Fiera di Mogoro sabato apre i battenti

La rassegna resterà aperta fino al prossimo 3 settembre Previste nuove esposizioni e la Bottega agroalimentare

25 luglio 2017
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MOGORO. La vecchia Fiera del tappeto di Mogoro compie 56 anni e cambia identità. Adesso si chiama Fiera dell'artigianato artistico della Sardegna e parla linguaggi nuovi puntando a individuare mercati nuovi per una produzione di qualità sempre più alta che però non dimentica l'eredità di una tradizione secolare. Nella struttura che si affaccia su Piazza Martiri della Libertà ieri i lavori di allestimento erano solo all'inizio ma per le 19 di sabato prossimo ogni tassello sarà al suo posto.

«Il tema di questa edizione è un colore, il blu, che simboleggia le nostre risorse più preziose, il mare e il cielo, ma è anche aperto alla libera interpretazione di tutti» ha spiegato ieri l'assessore comunale all'Artigianato Luisa Broccia presentando la rassegna. Più tecnica la spiegazione della direttrice artistica della rassegna Francesca Picciau: «Abbiamo scelto il blu, in tre diverse tonalità, perché è un colore neutro che ha solo valori positivi, che non sovrasta le opere degli espositori ma le accoglie e le valorizza». Gli artigiani che presenteranno il meglio della loro produzione saranno una novantina e arrivano da tutta la Sardegna. Rappresentati, come vuole ormai la regola, tutti i settori. Quello della tessitura continua a fare la parte del leone, ma nel tempo si sono ritagliati spazi importanti anche legno, ceramica, metalli, vetro, coltelleria, oreficeria, cestineria, pelletteria, ricamo e tessuti.

L'edizione 2017 della Fiera sarà caratterizzata da due installazioni. Una, che si annuncia particolarmente spettacolare, riguarda l'esposizione di una serie di antichi arazzi e tappeti, i più vecchi risalgono al 1.800, messi a disposizione dai proprietari privati, tra i quali anche la Parrocchia. L'altra invece sarà realizzata con le opere realizzate in esemplare unico appositamente per questa edizione della Fiera dagli artigiani espositori. Le opere, certificate come uniche dagli autori, potranno essere acquistate ma resteranno esposte fino al giorno di chiusura della Fiera, fissato per il 3 settembre. La rassegna aprirà i battenti sabato prossimo 29 giugno. L'onore di tagliare il nastro è stato affidato all'assessore regionale al Turismo Barbara Argiolas, A partire da domenica 30 potrà essere visitata tutti i giorni dalle 10 del mattino fino alle 21 con orario continuato. Il costo del biglietto è stato fissato a tre euro.

L'amministrazione comunale guidata dal sindaco Sandro Broccia quest'anno ha lavorato molto per rendere la visita più proficua e piacevole. L'area esterna del chiostro, sulla quale si affaccerà la “Bottega dell'agroalimentare” con le produzioni del territorio, ospiterà infatti una zona ristoro e anche un bookshop con una speciale zona disegno riservata ai bambini. E per la prima volta nella ormai lunga e ricca storia delle fiere di artigianato sardo ci sarà anche una sezione dedicata ai non vedenti, ma aperta a tutti i visitatori, che con la guida dei volontari della Sezione provinciale di Oristano dell'Unione Ciechi potranno seguire un percorso al buio creato ad hoc e scoprire con le mani quello che non possono vedere con gli occhi.

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