Il mondo incantato dei Lego in mostra a Lo Quarter
di Gian Mario Sias
ALGHERO. Dalla Antica Roma ai più avveniristici e immaginari scenari spaziali, passando per il fascino caotico e misterioso dei paesaggi medievali, le leggendarie avventure senza tempo dei pirati e l’...
26 luglio 2017
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ALGHERO. Dalla Antica Roma ai più avveniristici e immaginari scenari spaziali, passando per il fascino caotico e misterioso dei paesaggi medievali, le leggendarie avventure senza tempo dei pirati e l’inquietudine simmetrica e avveniristica degli spazi metropolitani contemporanei.
A Lo Quarter, sede della Fondazione Alghero e dei suoi rinnovatissimi spazi espositivi, rivivono i mondi in miniatura che hanno fatto sognare, giocare, divertire e immaginare almeno quattro generazioni di bambini. Da una settimana e sino al prossimo 15 ottobre sono aperti i battenti di “I Love Lego”, un’esposizione interamente realizzata con i mattoncini più famosi del mondo. Oltre duecento metri quadri di esposizione, divisa in ambienti distinti, l’ultimo dei quali è un tuffo nella nostalgia: immensi vasconi stracolmi di pezzi da prendere in prestito per lasciarsi trasportare dalla fantasia in un viaggio a ritroso, alla riscoperta degli anni in cui una casa, una barca, un campo di calcio, una navicella aerospaziale, tutto poteva rivivere grazie a uno dei giochi più longevi e azzeccati del secolo scorso. Ognuno dei “diorami di plastica” presenti nella mostra algherese è stato minuziosamente progettato e costruito per l’occasione da RomaBrick, avamposto capitolino dell’associazione nazionale che raggruppa i fan e gli appassionati di Lego sparsi per tutta Italia. Si tratta di un gruppo di collezionisti che da oltre dieci anni si è trasformato in una specie di collettiva che ricrea e immagina mondi passati, presenti e futuri attraverso Lego. La loro non è una passione perversa o esclusiva: si calcola che ogni anno siano oltre 100 milioni le persone che giocano con i Lego, e non sempre si tratta di bambini.
“I love Lego” è patrocinata dal Comune di Alghero e promossa da Fondazione Alghero. Prodotta e organizzata da Arthemisia in collaborazione con RomaBrick, è ideata da Lab–Literally Addicted to Bricks di Wilmer Archiutti con la collaborazione di Giuliamaria Dotto. Il progetto di allestimento è di BC Progetti di Alessandro Baldoni e Giuseppe Catania con Francesca Romana Mazzoni. L’allestimento è di Tagi2000, la grafica di mostra e l’immagine coordinata di L’Asterisco di Barbara Elmi. La mostra è visitabile dalle 18 alle 24, la biglietteria chiude alle 23.
A Lo Quarter, sede della Fondazione Alghero e dei suoi rinnovatissimi spazi espositivi, rivivono i mondi in miniatura che hanno fatto sognare, giocare, divertire e immaginare almeno quattro generazioni di bambini. Da una settimana e sino al prossimo 15 ottobre sono aperti i battenti di “I Love Lego”, un’esposizione interamente realizzata con i mattoncini più famosi del mondo. Oltre duecento metri quadri di esposizione, divisa in ambienti distinti, l’ultimo dei quali è un tuffo nella nostalgia: immensi vasconi stracolmi di pezzi da prendere in prestito per lasciarsi trasportare dalla fantasia in un viaggio a ritroso, alla riscoperta degli anni in cui una casa, una barca, un campo di calcio, una navicella aerospaziale, tutto poteva rivivere grazie a uno dei giochi più longevi e azzeccati del secolo scorso. Ognuno dei “diorami di plastica” presenti nella mostra algherese è stato minuziosamente progettato e costruito per l’occasione da RomaBrick, avamposto capitolino dell’associazione nazionale che raggruppa i fan e gli appassionati di Lego sparsi per tutta Italia. Si tratta di un gruppo di collezionisti che da oltre dieci anni si è trasformato in una specie di collettiva che ricrea e immagina mondi passati, presenti e futuri attraverso Lego. La loro non è una passione perversa o esclusiva: si calcola che ogni anno siano oltre 100 milioni le persone che giocano con i Lego, e non sempre si tratta di bambini.
“I love Lego” è patrocinata dal Comune di Alghero e promossa da Fondazione Alghero. Prodotta e organizzata da Arthemisia in collaborazione con RomaBrick, è ideata da Lab–Literally Addicted to Bricks di Wilmer Archiutti con la collaborazione di Giuliamaria Dotto. Il progetto di allestimento è di BC Progetti di Alessandro Baldoni e Giuseppe Catania con Francesca Romana Mazzoni. L’allestimento è di Tagi2000, la grafica di mostra e l’immagine coordinata di L’Asterisco di Barbara Elmi. La mostra è visitabile dalle 18 alle 24, la biglietteria chiude alle 23.
