La Nuova Sardegna

Monologhi in centro per riscoprire Sassari

di Andrea Massidda
Monologhi in centro per riscoprire Sassari

Successo ieri sera per la “passeggiata letteraria” del festival

26 luglio 2017
4 MINUTI DI LETTURA





SASSARI. Gli spettri di sassaresi illustri che in un dialogo surreale raccontano di quando la città vecchia tentò, anche maldestramente, il salto verso la modernità. Poi un alunno ormai cresciuto che ricorda con affetto la sua maestra di scuola e di vita. E ancora la vera e straordinaria storia di Domenico Alberto Gavino Francesco Azuni, «un sardo conosciuto e osannato in Europa e in America, premiato con titoli, onorificenze, incarichi, prebende varie da tanti Stati, tranne che dalla sua Sardegna». Tutto in due tappe nel cuore di Sassari, da piazza Castello a piazzetta Nazario Sauro. Tutto grazie a tre storyteller d’eccezione come il giornalista Cosimo Filigheddu, lo scrittore Nello Rubattu e lo studioso del territorio, nonché ex sindaco di Porto Torres Eugenio Cossu. C’era tanta gente, ieri, per la prima serata del festival letterario “Sulla terra leggeri”, che quest’anno gli organizzatori dell’associazione Camera a Sud e della cooperativa Le ragazze terribili (la direzione artistica è di Flavio e Paola Soriga insieme con Geppi Cucciari) hanno voluto intitolare “I buoni maestri: insegnare, imparare, contagiare passioni”.

Ad aprire la “Passeggiata letteraria” curata da Lalla Careddu è stato in piazza Castello Cosimo Filigheddu, che ha raccontato brillantemente le vicende legate all’abbattimento nel 1877 del castello aragonese e all’edificazione, nella seconda metà del Novecento, dei due grattacieli di Sassari (quello “vecchio” e quello” nuovo”). Lo ha fatto con un espediente narrativo, cioè avvalendosi dell’aiuto di alcuni celebri fantasmi come il poeta Salvator Ruju, lo scrittore Enrico Costa, l’architetto Fernando Clemente (che progettò i due grattacieli), l’ex sindaco Oreste Pieroni e persino di Julia Carta, più nota come “La strega di Siligo”, che nel Seicento fu realmente condannata dal tribunale dell’Inquisizione e si salvò dal rogo soltanto per via di un umiliante autodafé (ossia una pubblica abiura) celebratosi tra gli attuali largo Cavallotti e piazza Azuni. A ricordarlo manca ancora una targa.

Ma Filigheddu, per anni capocronista della Nuova Sardegna, ha svelato anche un aneddoto gustoso. «Nei primi anni Novanta – ha ricordato – incontrai a Sassari l’urbanista Pier Luigi Cervellati, il nume dei centro storici, uno dei maggiori esperti in Europa. Camminando insieme nella città notai che era a bocca aperta. “Non avrei mai creduto, questo vostro centro è bellissimo”. Poi, mentre stavamo risalendo il Corso, gli apparve il torrione antennato: “Ma, scusi, quello cade dentro la città murata?”, chiese. E io: “Sì architetto, è il Grattacielo Nuovo. Da qui non si vede, ma tra un po’ ne vedrà comparire un altro… grigio… un po’ più basso, il Grattacielo Vecchio”. Non commentò, ma capii subito che aveva perso un po’ di entusiasmo nei nostri confronti».

Il protagonista del secondo monologo è stato Nello Rubattu. Un amarcord, il suo, con al centro la maestra Marcellino dell’allora scuola pubblica il Rifugio, in viale Mameli. «Una donna alta al massimo 1.45 centimetri – ha ricordato il suo alunno – che entrava in classe indossando un cappello con la veletta, come negli anni Venti. Per me era come Mary Poppins, anche perché era dolce, autorevole, sempre pronta a stimolarci con spunti di riflessione. Ancora oggi il suo ricordo mi commuove».

Nel terzo set della passeggiata letteraria si è parlato di "Domenico Alberto Azuni, giurista e magistrato del Regno di Sardegna e del Primo Impero francese, nato a Sassari nell’attuale via Duomo (all’epoca via Santa Chiara). A parlare di lui e delle sue gesta poco apprezzate dai concittadini è stato EugenioCossu. «Quanti sanno – ha chiesto retoricamente – che Azuni oltre a essere una statua nella omonima piazza e di aver dato il nome al liceo classico dove hanno studiato Segni, Cossiga, Togliatti e Berlinguer è stato avvocato, prima a Sassari e poi a Torino e quindi intendente generale della città di Nizza dove fu nominato senatore? E quanti ricordano che la sua opera più important fu il “Sistema universale dei principii del diritto marittimo di Europa”, tradotta anche in francese e in inglese, a Filadelfia? Capito? Un sassaresu naddu in Santa Giara ha posto le basi per i codici di navigazione di gran parte degli stati del mondo. Ed eddu, forse, no’ era mai mancu faraddu a la marina di Sossu».

Oggi il festival letterario proseguirà sulla terrazza del mercato civico di Sassari: tre gli appuntamenti di giornata, fra laboratori per bambini, reading e proiezioni cinematografiche. Si parte alle 20 con un laboratorio didattico di Giorgia Atzeni sulle alle arti visive dedicato ai piccoli tra i 6 e i 9 anni. Alle 21, per lo spazio “I reading di Sulla terra leggeri”, l’attore Carlo De Ruggeri, noto al grande pubblico per il personaggio dello “stagista muto” interpretato nella serie televisiva Boris, sarà primo attore sulla scena con la sua lettura-spettacolo “Tranquillo prof, la richiamo io”, esperienza in parole e sorrisi tratta dal libro dello scrittore-insegnante Christian Raimo. Alle 22 si spegneranno le luci sulla prima serata sassarese e, contemporaneamente, partirà la proiezione del film “Scialla!” (Stai sereno), opera del regista Francesco Bruni che dopo il grande successo ottenuto sugli schermi d’ogni dimensione sarà proiettata in piazza del Mercato Civico. Le giornate sassaresi saranno animate da appuntamenti quotidiani, serali e mattutini, che scandiranno i tempi del festival. La mattinata scorrerà via fra rassegna stampa culturale, brevi lezioni popolari e colazioni con gli autori. Di sera, invece, tutti al mercato civico ad ascoltare fiabe, storie, storia e racconti con grandi autori e personaggi ad alternarsi sul palco.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Dopo il blitz

Sassari, il personal trainer indagato: «Lavoriamo in modo pulito»

di Luca Fiori
Le nostre iniziative