La Nuova Sardegna

A Nora Karen Souza Dal grande jazz all’elettronica pop

A Nora Karen Souza Dal grande jazz all’elettronica pop

Oggi al Teatro antico una voce sensuale dall’Argentina  Mercoledì la tradizione portoghese con Teresa Salgueiro  

06 agosto 2017
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NORA. Dopo la serata di inaugurazione nel segno del sold out, andata in scena con l’estro pianistico di Rita Marcotulli oggi nell’incanto del teatro romano di Nora, è la volta di Karen Souza ( nella foto)al suo debutto assoluto in Italia. La splendida jazzista argentina ha una storia piuttosto insolita: affermatasi per il talento e il timbro della sua voce calda e vellutata, ha mosso in realtà i suoi primi passi nel mondo della musica elettronica sotto pseudonimo esibendosi nelle discoteche più famose del mondo. Il grande pubblico ha imparato ad apprezzarla per la sua personalissima versione di “Creep” dei Radiohead, pubblicata anche nei titoli di coda del film “The Zero Theorem” di Terry Gilliam e per le cover di "Do You Really Want to Hurt Me" (Culture Club) e "Personal Jesus" (Depeche Mode).

Negli ultimi anni, Karen si è esibita nei palcoscenici più prestigiosi del Venezuela, del Brasile, del Cile del Messico e di tutta l’America Latina, dove amatissima dai suoi fan.

Ma non solo jazz questa estate a Nora: grazie ai piatti da gran gourmet degli chef di LaBoCuCi (il Laboratorio di Cucina Sardegna) ci si potrà deliziare col meglio della cucina sarda, in versione “street food”, assaporando le birre artigianali “Terra Antiga” del Birrificio di San Sperate e i vini Audarya della cantina di Serdiana. Novità del festival anche i “writers corner”, situati sempre all’interno del sito archeologico, a pochi passi dalla biglietteria: oggi tocca a Davide Casu, con un reading di poesie e canzoni per voce e chitarra tratto dal libro Poetica. Gli incontri letterari sono curati da Giovanni Manca in collaborazione con gli editori Abbà/Thorn&Sun, Condaghes, Cooperativa La Memoria Storica-Bookshop.

Mercoledì alle 21.30 la musica portoghese approda a Nora grazie alla figura artistica di Teresa Salgueiro, forse l'immagine iconica più affascinante del Portogallo. La sua carriera musicale è iniziata nel 1986 quando, all'età di soli 17 anni, è invitata a partecipare alla fondazione del gruppo Madredeus, con la registrazione di nove dischi creati appositamente per la sua voce.

Tra il 1987 e il 2007, Teresa viaggia ininterrottamente superando i cinque milioni di album venduti. La sua presenza discreta e delicata, accompagnata da una voce straordinaria, la porta a collaborare con artisti del calibro di José Carreras, Caetano Veloso, Gilberto Gil. La qualità delle sue prestazioni e la precisione tecnica dei suoi spettacoli sono stati oggetto di elogi, sia dalla critica internazionale che dal grande pubblico.

Dalle ambientazioni ovattate del Portogallo alla grande tradizione musicale e pianistica dell’est Europa. Sabato 12 agosto, (alle 21.30), il festival si conclude con un’altra strepitosa artista internazionale, famosissima all’estero ma ancora poco conosciuta in Italia: Aziza Mustafa Zadeh. Pianista, cantante e compositrice originaria dell’Azerbaijan, Aziza è una musicista che suona, canta e compone con un linguaggio jazz tra i più straordinari che si possano ascoltare.

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