La Nuova Sardegna

Oggi al Festival dei Tacchi di Ulassai l’Odissea tascabile di Marco Paolini

Oggi al Festival dei Tacchi di Ulassai l’Odissea tascabile di Marco Paolini

ULASSAI. Pomeriggio con il Festival dei Tacchi che si trasferisce alla Stazione dell’Arte di Ulassai dove sono in programma tre appuntamenti: inizio alle 17.30 con Giancarlo Biffi, il padre del gufo...

06 agosto 2017
2 MINUTI DI LETTURA





ULASSAI. Pomeriggio con il Festival dei Tacchi che si trasferisce alla Stazione dell’Arte di Ulassai dove sono in programma tre appuntamenti: inizio alle 17.30 con Giancarlo Biffi, il padre del gufo più famoso del mondo, che dedicherà ai bambini il suo “Rosmarino a caccia grossa”, un’intrepida storia di amicizia tratta dall’omonimo racconto di Biffi, edito dalle edizioni Segnavia con le illustrazioni di Valeria Valenza. L’amore è cieco e soprattutto sordo, e dagli incontri con creature tanto diverse nascono nuove amicizie, belle e tenere come le carezze dell’aurora. Alle 19, un altro grande ospite di questa edizione, Marco Paolini paladino del teatro civile che torna in Sardegna con il reading “U. Piccola Odissea Tascabile”. Un’odissea tascabile ridotta ad un oratorio diviso in movimenti, rapsodie ballate e frottole.

La narrazione di Paolini viaggia su invenzioni di linguaggio immediato, pop, politicamente scorretto ma che mantiene fedelmente tutte le corrispondenze con le tappe, gli incontri e le peripezie del viaggio omerico. L’oralità riassume i canti dell’Odissea attraverso una sorta di verso libero che a tratti si fa ritmo sonoro, ballata che viaggia tra luoghi comuni, gli oggetti simbolo e feticci del nostro tempo trattati come isole di spazzatura galleggianti in mare. Non c’è compassione nella lingua quando descrive la terra, il mare è l’unico luogo dove essa può ancora avere un senso.

È una storia tagliente questa narrata dal punto di vista di chi per salvarsi deve mentire, travestirsi, ingannare, combattere. La rotta tortuosa di U incrocia altre traiettorie di naufraghi. La barca di U è diventata una flotta. Per ridare dignità a un milione di odissee serve immaginarne il coraggio, la bellezza e l’astuzia e non solo l’orrore. Serve stupore e non solo pietà, serve ironia dentro la tragedia.

La serata di oggi si chiuderà alle 21.30, con l’ecclettica clown svizzera Gardi Hutter che, a 30 anni di distanza dalla sua ultima performance in terra sarda, ritorna con il fortunato spettacolo Giovanna d’ArPpo. Nelle sue divertenti esibizioni tragicomiche senza quasi parole, rappresentate in tutto il mondo, la Hutter crea dei piccoli universi assurdi, i suoi personaggi si muovono con coraggio ma invano, alla ricerca della felicità. In questo caso una lavandaia trasognata e squinternata sogna grandi azioni eroiche. Non trovando nemici degni di lei, trasforma la sua lavanderia in un grottesco campo di battaglia.

Gli incontri iniziano nella mattinata con la lezione di Yoga nel bosco; si prosegue alle 10.30 nella Biblioteca comunale di Jerzu con la presentazione de “Lo scorpione nello stomaco” edizioni Arkadia dello scrittore jerzese Ilario Carta.

In Primo Piano
Disagi

Alghero, tre passeggeri lasciati a terra per overbooking da Aeroitalia

di Massimo Sechi

VIDEO

Il sindaco di Sassari Nanni Campus: «23 anni fa ho sbagliato clamorosamente. Il 25 aprile è la festa di tutti, della pace e della libertà»

Le nostre iniziative