La Nuova Sardegna

A Pozzomaggiore tutto sul mondo dei cavalli

A Pozzomaggiore tutto sul mondo dei cavalli

Un tempo era normale che il cavallo fosse diffuso ovunque, visto che serviva per trasportare persone e merci, e per il lavoro dei campi. Poi, con l’avvento della motorizzazione, è rimasto patrimonio...

07 agosto 2017
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Un tempo era normale che il cavallo fosse diffuso ovunque, visto che serviva per trasportare persone e merci, e per il lavoro dei campi. Poi, con l’avvento della motorizzazione, è rimasto patrimonio soltanto delle comunità che lo impiegano nelle attività sportive e per le manifestazioni del folklore. È quello che è capitato a Pozzomaggiore, uno dei centri maggiori del Meilogu: non solo dispone di un Centro ippico che gestisce una scuola di equitazione e organizza manifestazioni, ma vanta anche concittadini che si sono distinti nelle competizioni nazionali e internazionali, comprese le olimpiadi; né bisogna dimenticare che il cavallo è protagonista nella corsa che viene organizzata per San Pietro e nell’ardia che si tiene sia per il patrono San Giorgio, in aprile, che per San Costantino, ai primi di luglio. Sulla base di tutte queste attività ed esperienze il paese ha raccolto una quantità di materiali con i quali ha potuto dare vita a un Museo del cavallo, che è ospitato nell’ex convento degli Agostiniani. Oltre agli sport e alle attività lavorative documenta i relativi capi d’abbigliamento e naturalmente mette in mostra selle, finimenti, bisacce. Ma comprende anche esposizioni d’arte ed etnografiche. Il tutto è affidato alla Cooperativa Pintadera, per la visita rivolgersi al presidente, telefono 340.8070619. (salvatore tola)

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