La Nuova Sardegna

Oggi Cada Die porta in scena “Cielo nero”

Oggi Cada Die porta in scena “Cielo nero”

A Jerzu la nuova produzione della compagnia, scritta da Francesco Nicolini e da Piepaolo Piludu

09 agosto 2017
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JERZU. Oggi il Festival dei Tacchi si apre al mattino, nel bosco di Sant’Antonio a Jerzu con le lezioni di Yoga, a cura di Alexandra Redmoon di Yoga in Sardinia (inizio alle 09.30). Alle 10 l’associazione Sardinia Emotion propone inveceun’escursione nel bellissimo bosco di Santa Barbara di Ulassai.

La mattinata prosegue a Jerzu con la presentazione, in forma di studio, di “Cielo Nero”, nuova produzione di Cada Die Teatro scritta dal drammaturgo toscano Francesco Niccolini e da Pierpaolo Piludu; in scena lo stesso Piludu per la regia di Mauro Mou (appuntamento alle 12 nel Portico Josto). “Cielo nero” è quasi un film in presa diretta, un folle volo lungo venticinque anni, dove si torna da una guerra e si parte per un’altra, ci si innamora e si fa a botte, si gioca, si ride e si fa l’amore: insomma si diventa adulti, si soffre di gelosia e solitudine, si seppelliscono i propri cari e una città bellissima e amata diventa un cumulo di macerie. Tutto in un presente continuo dove retorica ed eroismo non hanno spazio, perché la vita è più dura di quello che cantano i poeti, la guerra fa schifo, e non c’è gloria per chi sopravvive né – soprattutto – per chi alla “patria” ha sacrificato la vita. (Francesco Niccolini).

Nel pomeriggio, alle 16.30 nella sala di Piazza Barigau a Ulassai sarà la volta dei giovani Cuori di Panna Smontata, allievi adolescenti della scuola di arti sceniche La Vetreria diretti da Mauro Mou che presenteranno l’esito scenico del laboratorio teatrale tenuto dalla performer milanese Silvia Girardi durante il festival. Alle 19 si proseguirà nella Cantina di Jerzu con la compagnia umbra Fontemaggiore Teatro diretta da Stefano Cipiciani che presenterà “Enrico e Quinto”, un piccolo spettacolo, per raccontare il dovere di essere felici. L’Enrico V di Shakespeare, la passione per il tiro con l’arco, gli inizi in teatro come macchinista, le passeggiate lungo la spiaggia per raccogliere pezzi di legno da intagliare, l’“obbligo” alla povertà, al sacrificio e al ricorso alla fantasia per chiunque voglia fare della propria passione un lavoro. La serata si chiuderà, alle 21.30 con i racconti, la musica, le ballate, gli esperimenti letterari e i deliri narrativi di Flavio Soriga e degli scrittori da cantina accompagnati dalle musiche del trio Malasorti.



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