La Nuova Sardegna

Un book sharing point nel cuore del Sarrabus per scambiarsi i libri

di Giacomo Mameli
Un book sharing point nel cuore del Sarrabus per scambiarsi i libri

A San Vito la coraggiosa iniziativa culturale di un giardiniere  Nelle prime due settimane di attività già richiesti 40 titoli

19 agosto 2017
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SAN VITO. C’era un negozio storico di ferramenta ed è diventato un centro culturale, come da un po’ usa anche nelle città sarde, diventando uno dei tanti ex. Si chiama ExFe, vicolo C Nazionale. Mostre di pittori e fotografi, presentazione di libri, dibattiti sul futuro di un paese, San Vito, pieno Sarrabus lato Flumendosa che potrebbe vivere di agricoltura e che ha osato – con alterne vicende – anche nella piccola industria manifatturiera assestando qualche buon colpo produttivo di nicchia. Davanti all’ex negozio di cesoie, zappe e rastrelli di Dino Spano andato in pensione, oggi c'è anche un “Book sharing point”, sì, un armadietto colorato da tutti apribile dove gratuitamente potete ritirare o depositare libri, libri (e non solo in italiano) per chiunque abbia voglia di leggere, dall’adolescenza alla vecchiaia.

Nelle prime due settimane di attività sono stati scambiati oltre quaranta titoli: Italo Calvino e Arundhati Roy, Claudio Magris e Nicola Lagioia, Sergio Atzeni (Bella Mariposas) e Giulio Angioni (Assandira). Avant’ieri sono stati trovati due bigliettini con altrettante richieste: «Posso avere Guerra e pace?», ed era firmato Giovanni, nell’altro una proposta attualissima: «Portatemi Le otto montagne di Paolo Cognetti, dev'essere bello», ed era controfirmato Paola.

La svolta culturale di San Vito è merito di un giardiniere, Matteo Pispisa, 37 anni, che dopo la maturità scientifica si è dedicato alla serra di Bau Espas con papà Giampaolo e mamma Annalisa Spano. Vita tra piante e fiori e, adesso, anche libri e mostre. Esordio col libro a fumetti su Antonio Gramsci di Sandro Dessì e Viviana Faedda. Esposizione delle fotografie (“Al di sopra delle nuvole”) di Manuela Meloni e, in corso, “Nero carbone” di Alessandro Spiga dedicato alle ex gallerie di carbone di Seruci-Carbonia. Intensa l’attività prevista per il prossimo autunno. «Ma siamo orgogliosi del buon lancio del Book sharing point, ben accolto in paese», dice Eleonora Pinna, fidanzata di Matteo, 27 anni, laurea in Mediazione culturale, si barcamena fra il lavoro di receptionist in un albergo e l'impiego saltuario con una multinazionale per vendite online. «Abbiamo fatto la richiesta al Comune ed è giunto immediato l’okay. Abbiamo voluto dare uno stimolo in più al nostro paese, crediamo che lo stare insieme anche per ascoltare la presentazione di un libro e la proiezione di un film ci aiuti a crescere».

Con Matteo ed Eleonora c'è anche l'impegno quotidiano di due psicologi con studio professionale a Muravera, Nicoletta Olla e Samuele Secci. «Pensiamo sia necessario proporre iniziative culturali anche se, in avvio, i risultati potranno non essere soddisfacenti. Occorre proporre autori amati dal pubblico e temi legati all’attualità. Le prime risposte – dice Nicoletta – sono state esaltanti. E ci fa ben sperare questa voglia di lettura». Aggiunge Samuele: «Crediamo che con la ripresa dell’attività scolastica ci sia anche l'interesse degli studenti perché, si sa, più leggono più crescono».

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