La Nuova Sardegna

La pittura unisce la Sardegna alla Toscana

La pittura unisce la Sardegna alla Toscana

A Neoneli la mostra di Marcello Bertini: dipinti ispirati alla tradizione enologica delle due terre

20 agosto 2017
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NEONELI. Si inaugura oggi a Neoneli la mostra di pittura di Marcello Bertini (vernissage alle 18 al Salone Corrale, dove la mostra resterà aperta fino al 20 ottobre) nell’ambito di “Neoneli nel cuore”, il progetto elaborato con l’amministrazione comunale dal gruppo di artisti e creativi toscani di Ape, Arte pensiero persone, e coordinato dalla critica d’arte e comunicatrice, docente e social reporter Giovanna M. Carli: un progetto all’insegna delle tradizioni, dell'artigianato e dell'identità locale, avviato nei giorni scorsi con dei laboratori creativi di Anna Nicastro e Claudio Tafani e una masterclass dello stesso Bertini, per un gemellaggio attraverso le arti tra il paese nel Barigadu e la cittadina di San Casciano in Val di Pesa, nel Chianti.

La personale dell’artista toscano presenta al pubblico una quarantina di dipinti, molti inediti, ispirati alla vite, al vino, ai vicoli, al genius loci, in uno scambio tra Toscana e Sardegna, Chianti e Barigadu. Una mostra che unisce dunque la vocazione enologica delle due terre, avvicinando Neoneli e San Casciano in Val di Pesa attraverso la pittura pensata, poetica e virtuosa di Marcello Bertini. “Il paesaggio di Neoneli e la Toscana. Tra materia e luce, tra natura e sogno”, questo il titolo, rientra nel cartellone della prossima edizione (l’ottava) di Licanìas, il festival culturale ed enogastronomico in programma nel piccolo centro del Barigadu nel consueto periodo di inizio autunno, dal 28 settembre al 1° ottobre.

Pittore e incisore, Marcello Bertini nasce nel 1946 a Porto di Mezzo, storico borgo fluviale sull'Arno, fra Firenze e Pisa. Dopo avere conseguito la maturità tecnica, si iscrive al corso di pittura della Scuola d'Arte fiorentina di Porta Romana. Studia con rigore forme e cromie avvalendosi di severi studi sulle dinamiche del colore, perfezionate, successivamente, da un corso di specializzazione all’Università di Pisa. A contatto con la variegata fucina artistica fiorentina degli anni Settanta, matura la sua scelta pittorica e sentimentale. Colorista appassionato e romantico, intraprende un percorso, che negli anni porterà la sua ricerca «verso quei luoghi senza tempo, dove sono custodite le segrete armonie delle cose» (Giovanna M. Carli, da "La scatola magica e il silenzio delle cose”), trovando le sue principali fonti di ispirazione nella natura, il paesaggio, gli interni di studio, le composizioni. Già dalla prima metà degli anni Settanta si susseguono le sue esposizioni personali in tutto il Paese. Alcune sue opere, con dipinti anche di grandi dimensioni, entrano a far parte di importanti collezioni e installazioni pubbliche e private in Italia e all’estero.

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