La Nuova Sardegna

Campionato di morra in piazza a Urzulei per il titolo regionale

Ventesima edizione della sfida tra le migliori coppie sarde «Due decenni di grande impegno e di divertimento»

25 agosto 2017
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URZULEI. Venti. È il numero vincente della nuova edizione del Campionato sardo di morra, la ventesima appunto. In programma domani sera a Urzulei nella piazza Funtana ‘Ecia, davanti al pubblico delle grandi occasioni, a partire dalle ore 19. Uno degli appuntamenti più attesi dell’estate dagli appassionati di questo antico gioco popolare, già noto agli egiziani, greci e romani. «In custos annos amus chircau de difèndere custu giocu anticu dae sa “folklorizatzione” e dae certos cuntestos solu turìsticos e de cummèrciu» dicono gli organizzatori. «In tutti questi anni abbiamo cercato di difendere questo antico gioco dalla folclorizzazione e dalla mercificazione turistica».

È quanto sostengono all’Associazione Sòciu po su giocu de sa murra “Roberto Mulas”, il sodalizio presieduto da Fabrizio Vella che in questi due decenni ha fatto di Urzulei la capitale sarda della morra.

Singolari i premi messi in palio per le coppie dei migliori giocatori che riusciranno a salire sul podio: due caproni ai vincitori; due coltelli artigianali ai secondi; due cagli di capretto ai terzi. «Siamo contenti di non aver mai messo in palio soldi, abbiamo sempre puntato sul divertimento e l’amicizia» sottolinea ancora il gruppo degli organizzatori.

Protagonisti, già quindici anni fa, anche del primo Atòbiu de sos murradores de su Mediterràneu, l’incontro dei murradores dei paesi che si affacciano sul mar Mediterraneo, riuscendo a mettere insieme, sotto il segno comune della sfida a suon di numeri, una ventina di popoli che ancora oggi giocano alla morra. «Quest’anno, poi, una nostra delegazione andrà in Catalogna per la XV edizione de s’Atòbiu de sos murradores de su Mediterràneu - Murramundo».

«Siamo contenti, inoltre – sottolineano ancora gli attivisti del Sòciu “Roberto Mulas” –, perché fin dalle prime edizioni del Campionato sardo, come mezzo di comunicazione abbiamo sempre utilizzato la nostra lingua, il sardo, nei manifesti pubblicitari, nel sito internet (samurra.eu), nelle cronache in diretta in piazza». «Finora sono stati venti anni di grandi risultati e di divertimento, di sacrifici e impegno. Così, oggi, dopo due decenni di attività, siamo ancora qui ad invitare tutti, giocadores e ispetadores, giovanos e antzianos, a partecipare alla festa».

Il fermento e l’attesa per l’appuntamento di domani nel centro storico di Urzulei, con numerosi giocatori che hanno già aderito e altri che ancora arriveranno da tutta la Sardegna, non impedisce agli organizzatori di fermarsi un attimo e fare un primo bilancio di questi venti anni. «Dopo tutti questi anni, è giusto che l’associazione faccia un po’ di conti e guardi al passato per capire cosa è stato fatto. E sappiamo bene che non può mai essere riuscito al meglio, che c’è sempre da migliorarsi, ma è certo che abbiamo comunque fatto davvero tanto. Su Sòciu po su giocu de sa murra è il sodalizio che ha messo in piedi la prima edizione del Campionau sardu. Era il 1998 e quel torneo di morra è stato il primo torneo regolarmente autorizzato dallo Stato».

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