La Nuova Sardegna

«La mia strada è la musica»

di Paolo Curreli
«La mia strada è la musica»

Parla Francesca Carrucciu, 22 anni, che rappresenterà la Sardegna a Jesolo

25 agosto 2017
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SASSARI. Ha toccato il cielo con un dito mercoledì in piazza d’Italia a Sassari quando è stata incoronata Miss Sardegna. La conclusione vincente di una selezione che ha coinvolto centinaia di ragazze in tutta l’isola. Eppure alla domanda d’obbligo se nel suo futuro vede i set del cinema, la tv o le sfilate d’alta moda risponde chiara e convinta spiazzando un po’ l’intervistatore: «Riprendo a settembre con il triennio di violino al conservatorio di Cagliari, è la mia scelta e il percorso che non abbandono».

Francesca Carrucciu, nata a Capoterra 22 anni fa, un grande sorriso, occhi scuri dolcissimi, un metro e 77 di freschezza e serenità con un fisico elegante e temprato da più di un decennio di danza classica non sembra avere dubbi. «La mia strada è la musica, se a Jesolo dovessi vincere accoglierei questa opportunità a braccia aperte, come qualsiasi ragazza che ha partecipato alle selezioni. Ma il mio sogno è quello di insegnare musica».

Se anche questa dovesse sembrare la risposta classica, e già scritta, della bella ragazza acqua e sapone senza tanti grilli per la testa, Francesca porta subito le prove della sua determinazione. «Ho insegnato musica per un anno a Gerusalemme est» racconta come se fosse la cosa più normale per una rappresentante della generazione dei millenians, quella che si pensa rinchiusa nella gabbia sterilizzata dei social. «Un’esperienza bellissima al conservatorio nazionale di musica Edward Said – dice –. Una scuola palestinese in una terra non semplice come la Cisgiodania con filiali a Ramallah, Gerusalemme, Betlemme, Nablus e Gaza City. Per andare a lavorare dovevo superare diversi chekpoint. Non amo i luoghi scontati e se c’è la possibilità mi piace incontrare realtà culturali diverse. Li ho capito, insegnando a tanti ragazzi, che la musica può unire mondi diversi e in conflitto tra di loro». Non complicata perfino la strada per arrivarci per una ragazza così giovane e tanto sicura di se. «Ho cercato in rete e risposto a una selezione, dopo pochi giorni mi hanno chiamata».

Quindi una famiglia di musicisti dietro tanta determinazione? «No – risponde Miss Sardegna –. Un incontro casuale con una amichetta in quarta elementare che suonava il piano e che mi ha fatto innamorare della musica. Ho superato le prove e a 12 anni mi sono iscritta al conservatorio. Mio padre fa l’insegnate e mia madre è una donna versatile dalle mille risorse. La mia famiglia, con mio fratello Andrea di 24 anni e mia sorella Camilla di 18, mi ha sempre dato supporto in tutte le mie scelte, e non finirò mai di ringraziarli».

Però c’è la realtà del concorso, anche se abolite da tanto le misure classiche, la cura del fisico, la bellezza standard da raggiungere. «No, no, – risponde ridendo Francesca – ci tengo alla linea ma per me non è un’ossessione, se devo mangiare un panino o un gelato lo faccio senza tanti problemi. La bellezza è stare bene con se stessi, a proprio agio col corpo che ci è toccato. La bellezza per me è anche il Concerto per violino e orchestra di Ciajkovskij. Suonarlo sarà la mia prossima tappa, non c’è solo bisogno di tecnica nelle mani ma di un grande spirito nell’anima e nel cuore», e c’è da augurare a Francesca Carrucciu che la sua vita, ancora tutta da svolgere, abbia il crescendo dolce e struggente della grande opera di Ciajkovskij.

L’appuntamento è per il 9 settembre a Jesolo, quando Francesca rappresenterà la Sardegna, con lei le miss premiate con altre fasce: Martina Corrias (19 anni di Uras), Claudia Pisanu (24, Sassari), Elena Carboni (20, Cossoine), Enrica Cabriolu (21, Palau), Francesca Puddu (18, Decimomannu), Francesca Ena (24, Cagliari), Marina Angius (20, Serdiana) e Silvia Senes (21, Sassari).

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