La Nuova Sardegna

Francesca Ena ci crede: «Votate la numero 1»

di Mario Frongia
Francesca Ena ci crede: «Votate la numero 1»

Domani la finale. La ragazza sarda sarà la prima a sfilare

08 settembre 2017
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CAGLIARI. Ricorda l’attrice Kasia Smutniak. Ma se glielo dite, fa spallucce. E tira dritta. Francesca Ena, unica superstite delle nove reginette sarde approdate alla settantottesima edizione del concorso più ambito e glamour d’Italia, rivela un fascino che viene da lontano. Più che la fascia da Miss Alpitour avrebbero potuto darle quella di Miss dolcezza. Amiche, colleghe e compagne di volata, la descrivono così: un mix che coniuga portamento regale e semplice al tempo stesso con un sorriso deciso e avvicinante. Poche concessioni a pose da vamp. Bellezza pura, sincera, mediterranea. Domani al Pala Arrex di piazza Brescia al Lido di Jesolo c’è anche lei. Donna caparbia. («Sono tosta quanto basta. Il segno zodiacale? Vergine»), ha un sogno che la dice lunga: «Mi piacerebbe aprire un asilo nido».

Originaria di Decimoputzu, 24 anni compiuti il 28 agosto, un metro e 74 di avvenenza, Francesca vive a Cagliari. «Musica? Ascolto un po’ di tutto. L’auto? Ho una Fiesta usata». Capelli castani, occhi marroni, voce determinata: «Sono la numero 1. Votatemi. E ovviamente, forza Sardegna!» rilancia con enfasi nel video delle magnifiche trenta attese dalla finale, postato sul sito di Miss Italia.

Immagini che non mentono. La regina isolana è senza spigoli. «Sono di origini svedesi, faccio la segretaria in uno studio legale, mi piace fare volontariato e attività nel sociale». Tra le trenta italiane più belle del 2017, tra passerelle, sfilate e occasioni di lavoro tra moda, cinema, pubblicità e tv.

Eppure, sogna pargoli che magari frignano. Perché?

«Riparto dalle superiori, studiavo alle magistrali Eleonora d’Arborea, ramo sociale, e lavoravo in un bar. Un’amica mi ha presentato a Maurizio Ciaccio di Venus dea e ho fatto un po’ di tutto, hostess, modella e promoter».

E i bambini?

«Ho avuto una bellissima esperienza di qualche mese in un asilo. Con i bimbi, specie piccoli, si è creata una relazione che mi ha colpita. C’è stata da subito reciproca empatia. Ho pensato che forse era un lavoro per cui sono portata. E i bimbi, con il loro affetto, me l’hanno confermato».

Passo indietro. Qual è la foto che le piace rivedere?

«L’esperienza più bella è di qualche anno fa in Congo, per rappresentare l’Italia a un congresso su salute e turismo».

Come sono queste ore della vigilia?

«La sto vivendo molto bene, sono tranquilla di carattere. Mi agito se penso che in finale, essendo la prima ad uscire, per le luci, la diretta e la giuria, potrei avere un po’ di ansia da palcoscenico. Ma credo sia normale».

Tra voi c’è tensione?

«Un po’, ma ci sta. Sono in camera con Noemi della Basilicata, e Anna, siciliana. Ci stiamo divertendo. Donne del Sud, una bella sfida, siamo molto diverse».

Dalla fascia di Miss Cinema Sardegna vinta a Monserrato in luglio a oggi, cosa è cambiato?

«Tutto. Sto vivendo un mondo particolare»

C’è un filo di nostalgia?

«Forse. Di certo mi mancano Madeleine e Alessia, le mie sorelle di 17 e 12 anni. Siamo molto attaccate».

In giuria, chi teme di più tra la Arcuri, De Sica e Frassica?

«Manuela Arcuri».

Francesca, come dovrebbe essere Miss Italia 2017?

«Bella e umile».

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