La Nuova Sardegna

Pula sulle vie dei fenici tra mare e archeologia

di Grazia Brundu
Pula sulle vie dei fenici tra mare e archeologia

Intorno alla antica città di Nora un litorale ricco di storia

11 settembre 2017
3 MINUTI DI LETTURA





Nel comune di Pula, la bellezza della natura e il fascino dell’archeologia si incontrano sulla spiaggia di Nora: quasi mille metri di sabbia dorata distesi davanti a un’antica città fondata dai Fenici e poi ricostruita dai Romani. Siamo nel sud della Sardegna, lungo la costa occidentale del Golfo degli Angeli. Per chi arriva da Cagliari, Pula e la frazione di Nora distano meno di quaranta chilometri. Basta uscire dalla città e percorrere la litoranea, in direzione sud, in macchina o in autobus. Poi, una volta a Pula, si può utilizzare la pista ciclabile per raggiungere, dopo circa tre chilometri, la baia di Nora, racchiusa tra i promontori di Punta ‘e Su Coloru e della Torre del Coltellazzo. Dal poggio della fortificazione si gode una splendida panoramica sull’area archeologia dell’antica città, aperta tutto l’anno, così come la torre, alle visite turistiche. Il promontorio della Torre del Coltellazzo, chiamata anche di Sant’Efisio, in onore del martire guerriero che a Nora fu decapitato nel quarto secolo dopo Cristo, domina la spiaggia: una lunga distesa sabbiosa ideale per chi ama le passeggiate rilassanti.

Il mare, cristallino e ricco di sfumature iridescenti, cangiante dall’azzurro allo smeraldo, ha fondali sabbiosi, interrotti da qualche roccia affiorante, e bassi per un ampio tratto dalla riva. La posizione protetta della spiaggia di Nora è ideale nelle giornate di maestrale. Inoltre, il lido, mediamente frequentato, è abbastanza spazioso da permettere di stendere l’asciugamano a una distanza ragionevole dal vicino di ombrellone.

I servizi includono un parcheggio a pagamento, noleggio di lettini e attrezzature da spiaggia, bar, passerelle per consentire l’accesso ai disabili. Il litorale di Nora è tra i più belli di questa zona della Sardegna, insieme ad altre spiagge della baia, come la Spiaggia dei Fichi e quella di Su Guventeddu, molto amata dai surfisti. Il fascino particolare della spiaggia di Nora si deve, però, all’incontro tra storia e natura. Proprio di fronte alle onde sorge infatti una chiesa romanica che, come la Torre del Coltellazzo, è dedicata a Sant’Efisio. Costruito con blocchi di calcare ed arenaria recuperati dalle mura dell’antica città di Nora, ogni anno, all’inizio di maggio, il santuario è la tappa finale di una processione che parte da Cagliari e, dopo aver percorso a piedi circa ottanta chilometri, riporta in riva al mare la statua del martire guerriero. Tra le attrattive più grandi della spiaggia c’è quella di essere una base ideale da cui partire alla scoperta del sito archeologico di Nora. Del periodo fenicio è rimasto poco, ma proprio in quest’area è stata scoperta quella che viene considerata la più antica testimonianza di scrittura in Sardegna: la cosiddetta “Stele di Nora”, dedicata probabilmente alla commemorazione di una spedizione o al culto di un dio.

Sono molto più numerosi, invece, i resti di epoca romana, tra cui gli splendidi mosaici che pavimentavano gli edifici principali, un tempio, le terme e il teatro. Gli scavi nell’area archeologica di Nora vanno ancora avanti. Una parte dell’antico insediamento, inoltre, in particolare la cava romana, si trova tutt’ora sotto il livello del mare e costituisce un richiamo irresistibile per gli appassionati di immersioni e di archeologia subacquea, che possono contare su diversi centri autorizzati per il diving.

In Primo Piano

VIDEO

Il sindaco di Sassari Nanni Campus: «23 anni fa ho sbagliato clamorosamente. Il 25 aprile è la festa di tutti, della pace e della libertà»

L’intervista

L’antifascismo delle donne, la docente di Storia Valeria Deplano: «In 70mila contro l’oppressione»

di Massimo Sechi
Le nostre iniziative