La Nuova Sardegna

“Stintinese doc” Il riconoscimento all’economista Guiso

“Stintinese doc” Il riconoscimento all’economista Guiso

Ha lavorato al servizio studi della Banca d’Italia  Oggi insegna finanza all’Einaudi Institute di Roma  

11 settembre 2017
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STINTINO. «Per diventare stintinese doc o sei nato in questo borgo o ci sei cresciuto. Io, invece, ci sono invecchiato, perché sono arrivato a Stintino quando già vivevo a Roma e sono diventato, ormai da trent'anni, un legittimo frequentatore del paese» Apre così, l'economista Luigi Guiso, Stintinese doc 2017, il suo discorso alla cerimonia di consegna, che si è tenuta sabato al Museo della Tonnara, nell’ambito degli Incontri Stintinesi, giunti ormai alla settima edizione. Il riconoscimento viene conferito a chi, stintinese d’adozione e non di nascita, ha portato lustro al paese. La scelta è ricaduta, quest'anno, su una personalità che «ha sempre avuto Stintino nel cuore e nei pensieri, e ha promosso il piccolo borgo oltre i confini del Mare Nostrum che ci separa, e nella stessa misura, ci avvicina al resto del mondo», come si legge nelle motivazioni. «La visione che ne avevo prima di conoscere il borgo - ha continuato Guiso - era di un luogo remoto, isolato dai posti dove i sassaresi andavano, un luogo quasi esotico, con una storia atipica. Qui ho conosciuto mia moglie, e, di anno in anno, le stagioni che trascorro a Stintino si stanno facendo più lunghe».

Nato a Bitti, Luigi Guiso, ha studiato Scienze politiche a Sassari, ha lavorato per molti anni come economista al Servizio Studi della Banca d’Italia, ha insegnato all’European University Institute di Firenze e oggi è professore di Economia all’Einaudi Institute for Economics and Finance di Roma. «Non credevo avrei fatto questo mestiere - ha raccontato - Mi ero iscritto in chimica a Sassari, ma nel giro di pochi giorni ho capito che non era la mia strada. Avrei voluto fare architettura, ma a Sassari non esisteva, allora, la facoltà, dunque ho scelto Scienze politiche, e quello è stato l'inizio».

Il riconoscimento, che viene conferito dal 2011, è stato consegnato, a oggi, a tre famiglie che hanno frequentato il borgo di pescatori per generazioni, i Segni, i Berlinguer e gli Azzena, a due uomini legati al mondo delle tonnare, Beppe Anfossi, storico proprietario della Tonnara Saline, e Gioacchino Cataldo, ultimo raìs della Tonnara di Favignana, all’apneista Massimo Scarpati, allo scrittore Salvatore Mannuzzu e alla memoria del giornalista Filippo Canu. La cerimonia di assegnazione dello Stintinese doc è stata condotta da Giacomo Spissu, presidente della Sardaleasing, la targa è stata consegnata da Salvatore Rubino, presidente del Centro studi sulla civiltà del mare e direttore scientifico del Museo della Tonnara, e dal sindaco di Stintino Antonio Diana.

L’appuntamento è stato l'occasione, inoltre, per presentare il libro di Luigi Guiso “Attenti a quei soldi. Difendere le proprie finanze dagli altri e da se stessi”. In dialogo con l’autore il presidente della Fondazione di Sardegna, Antonello Cabras. Nell’arco della serata, introdotta dalla curatrice del Mut Esmeralda Ughi e coordinata da Francesca Demontis, assessora al Turismo, Cultura, Spettacoli e Urbanistica del comune di Stintino, si è dedicato uno spazio ai giovani stintinesi, con la presentazione della tesi di laurea di Valentina Calvisi, “Il lessico marinaresco del dialetto stintinese”, e del cortometraggio di Antonio Cau, “Double Secret”.



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