La Nuova Sardegna

Nell’isola di San Pietro le dune senza il vento

di Grazia Brundu
Nell’isola di San Pietro le dune senza il vento

A due passi da Carloforte sabbia fine e niente maestrale  

17 settembre 2017
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CARLOFORTE. Carloforte sta per sbarcare sugli schermi Mediaset nella fiction “L’isola di Pietro”. Protagonista, Gianni Morandi nei panni di un medico. Nella nuova serie Tv, il borgo di Carloforte, la tonnara e l’intera isola di San Pietro (la più grande, dopo Sant’Antioco, dell’arcipelago del Sulcis) sono infatti alcune delle location principali. Decisamente troppo belle per limitarsi a guardarle sul piccolo schermo. Molto meglio, invece, approfittare degli ultimi giorni d’estate per salutare dal vivo le spiagge di questo paradiso di remota origine vulcanica, esteso per 51 chilometri quadrati al largo della costa sud-occidentale della Sardegna. E raggiungibile in quaranta minuti con il traghetto da Portovesme.

Tra le spiagge più note dell’isola di San Pietro, c’è La Bobba. Una distesa di sabbia fine, bianca che deve il nome a un piatto locale tabarchino a base di fave e verdure fresche, aromatizzato col basilico. Distante appena sette chilometri e dodici minuti di macchina, in direzione sud, da Carloforte, La Bobba è collegata al paese (unico centro abitato dell’isola) anche dagli autobus che partono dalla piazza principale. La spiaggia si trova all’interno di una piccola insenatura, protetta ai lati da una scogliera dalle tinte fosche, contrastanti con quelle del cielo e dell’acqua, e chiusa alle spalle da una duna sabbiosa. Non è troppo grande ed è mediamente frequentata in estate, con picchi di affollamento in agosto. Per la sua posizione riparata dai venti, nelle giornate di maestrale La Bobba è adatta soprattutto alle famiglie con bambini, anche perché il mare, di solito piatto come una tavola, resta basso per un ampio tratto dalla riva. L’acqua è cristallina, trasparente, di un bel colore che sfuma dal celeste all’azzurro chiaro e al verde, ideale per indossare la maschera e fare snorkeling. I servizi offerti non sono tanti, ma il posto è così bello che se ne fa volentieri a meno. Ci sono, comunque, un parcheggio abbastanza ampio e un chiosco dove acquistare bibite e panini.

Dalla scogliera a gradoni che circonda la spiaggia si può partire, a piedi, alla ricerca di piccole baie e specchi di mare circoscritti come piscine o minuscoli laghi salati. Poco lontano da La Bobba, poi, procedendo verso sud, si ammira uno dei monumenti naturali più caratteristici della zona: le Colonne, spettacolari guglie di roccia vulcanica che affiorano dal mare al largo di Punta delle Colonne, l’estremità più meridionale dell’isola di San Pietro, come giganti pietrificati. La leggenda vuole che un tempo i colossi fossero due marinai, o due mostri marini, impietriti dal santo che dà nome all’isola, i primi due per punizione i secondi per proteggere gli abitanti dai loro assalti. Oggi, però, uno dei faraglioni non è più così imponente perché le mareggiate ne hanno ridotto di molto l’altezza.

Chi ha tempo a disposizione, dalla punta meridionale dell’isola di San Pietro può risalire lungo la costa occidentale, più frastagliata e selvaggia di quella orientale, interessante anche dal punto di vista faunistico. La zona ospita, infatti, un’oasi Lipu per la protezione del Falco della Regina, dove nidificano quasi tutti gli esemplari di Falchi di Eleonora presenti in Sardegna. La costa è piena di spiagge bellissime, di grotte, scogliere e insenature, ed ospita, nel punto più alto di Capo Sandalo, il faro più occidentale d’Italia.

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