La Nuova Sardegna

Budoni, tutti pazzi per Rocco Siffredi: in migliaia per il re del porno

Nino Muggianu
Rocco Siffredi al Pata Pata di Agrustos
Rocco Siffredi al Pata Pata di Agrustos

Fan da ogni angolo della regione. «È sarda la donna che non dimenticherò mai». «L’addio quando sarò ridicolo, all’Isola dei famosi troppa fame per fare sesso»

18 settembre 2017
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BUDONI. Tifo da stadio per Rocco Siffredi sabato al Pata Pata di Agrustos. Oltre 1500 le persone che non sono volute mancare alla chiusura stagionale della discoteca di Giovanni Campus. Una decina i pullman, una fila interminabile di auto, quasi impossibile trovare parcheggio. Giovani ma non solo, arrivati dai quattro angoli dell’isola per poter vedere e magari toccare il pornostar più noto a livello planetario.

Quattro le future spose trascinate a loro insaputa dalla amiche nel locale gallurese per festeggiare l’addio al nubilato.

Al suo arrivo alle 2,30 sono scattate la ola e le urla di approvazione. Accoglienza che molti attori “normali” si sognano. Lui, Rocco, si è concesso al pubblico con grande disponibilità.

Mille e 800 film, 5mila donne sono passate dalle sue parti in questi 30 anni di attività. «Proprio di una donna sarda ho un ricordo particolare per il suo “impegno”. Chi era? Lo vorrei dire ma non posso. Dico solo che non è una porno star, ma se svelo il suo nome succede il finimondo».

Le tante vacanze in Sardegna e il reality nell’Isola dei famosi. «La Sardegna? Andavo spesso in vacanza a sud da poco vado in Costa Smeralda. Non conosco la Barbagia che dicono sia la vera Sardegna».

L’isola dei famosi? «Devo dire che grazie all’Isola ho potuto fare una riflessione ma anche una pausa dal punto di vista sessuale cosa che non accadeva da 25 anni. Tutti si aspettavano che succedesse qualcosa con la Boccino ma cosi non è stato».

Secondo Siffredi all’Isola è difficile che si faccia sesso. «La fame ti butta giù. Almeno che qualcuna non ti salti sopra. Non ci sono donne o uomini sardi nel mondo del porno. Conosco solo Dennis Marty di Nuoro. Un ragazzo che ha fatto film hard una quindicina di anni fa ma ha già smesso».

I tanti annunci dell’addio al set? «Prego, l’ho detto solo due volte ma non lo farò più. Tirerò i remi in barca quando sarò ridicolo».

Il pornostar, sposato con una donna che adora e da cui ha avuto due figli, racconta che è stato il padre Gennaro il «vero Siffredi della famiglia. L’ho portato su un set. È come se avesse trovato una miniera d’oro. Gli attori di oggi non sono credibili. La pornografia è molto cambiata. Oggi è tutto industriale, gli attori si fanno iniezioni. Non c’è più il porno “romantico” che ho conosciuto io».

Rocco Siffredi ha fondato l’Accademy, una scuola per imparare il mestiere. «Non è facile 9 su 10 abbandonano – spiega Rocco – Se avessi una figlia lascerei che faccia ciò che gli dice il cuore. Ultimamente ho fatto la pubblicità di un “marchingegno” digitale progettato dagli ingegneri della Mercedes. Una operazione da 29 milioni di euro».

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