La Nuova Sardegna

Chef Vito Senes e Sandro Cubeddu: «Stupiremo l’Italia con la zuppa di pesce»

di Pasquale Porcu
Chef Vito Senes e Sandro Cubeddu: «Stupiremo l’Italia con la zuppa di pesce»

I due maestri sardi della cucina pronti per il secondo round alla “Prova del cuoco”: venerdì sfida alla Basilicata

20 settembre 2017
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SASSARI. “La prova del cuoco” atto secondo: venerdì la Sardegna, che la settimana scorsa ha battuto la squadra di Follonica che rappresentava la Toscana, sfida la Basilicata. In campo ancora Vito Senes del ristorante “da Vito” di Sennori e Sandro Cubeddu della pizzeria “ReMi” di via Coradduzza a Sassari, che porteranno la bandiera dei Quattro Mori.

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Una volta alla settimana, nel programma condotto da Antonella Clerici, in onda su Rai1 dal lunedì al venerdì, dalle 11.50 alle 13,30, è prevista una sfida denominata “Il Campanile”. Si tratta di una rubrica settimanale de “La prova del cuoco” dedicata alla cucina regionale italiana dove due squadre di cuochi si fronteggiano a colpi di ricette. Vincere significa continuare a partecipare alla rubrica; vincere tante sfide significa far parte della rosa finale dei finalisti.

Vince la squadra che ottiene più voti nella pagina Facebook della “Prova del Cuoco”. «Nella prima puntata – racconta Vito Senes – abbiamo avuto mille voti in più rispetto alla Toscana. E quindi abbiamo vinto e abbiamo conquistato il diritto di tornare in trasmissione venerdì prossimo».

«Alla prossima sfida – dice Sandro Cubeddu – porteremo la ricetta della zuppa di pesce. Si tratterà di pesce del mare di Sardegna. Anzi del pesce del Golfo dell’Asinara. E se il pubblico da casa ci sostiene, cliccando sul cuore nel sito della pagina Facebook della Prova del cuoco, potremo vincere anche la sfida contro la squadra lucana».

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La squadra isolana, dicevamo è quella di Sennori. «Ma noi vogliamo rappresentare e promuovere le eccellenza di tutta la nostra regione – specifica Vito – ecco perché porteremo le paste sarde, a cominciare dal filindeu, le lorighittas, i culurgiones. E poi i pani, e non solo il pane carasau, i salumi artigianali di Michelangelo Salis di Ploaghe, i migliori e più rappresentativi formaggi della Sardegna, a partire dai pecorini e i caprini di Mannalita di Oliena e una antica specialità: la merca di Oristano. E poi i nostri dolci artigianali che sono i più belli del mondo, in particolare il pistiddu di Sedda di Orotelli. E perfino la carapigna, l’antico sorbetto sardo ricavato dalla neve delle montagne di Barbagia, che farà Graziano Pranteddu. Abbiamo cercato di coinvolgere artigiani di tutta l’isola, e tutti hanno risposto con entusiasmo al nostro appello. Debbo dire, anche, che mentre i nostri sfidanti portano i loro prodotto in trasmissione utilizzando un furgoncini, noi, invece dobbiamo trasportare tutto nelle valigie che ci portiamo dietro, a mano. Ma è un sacrificio che facciamo volentieri pur di promuovere le nostre eccellenze gastronomiche».

La sfida sarà con le ricette. «Noi portiamo una zuppa di pesce – dice Sandro–. Come la facciamo? Col pomodoro secco, un soffritto di cozze, una spruzzata di Vermentino della Romangia e poi i pesci classici, dal grongo, alla seppia al polpo, dalla gallinella al cappone e agli altri pesci che ci offrirà il nostro mare. Noi ce la mettiamo tutta. Poi l’ultima parola spetta ai telespettatori. In particolare a quelli della Sardegna che se vogliono che la nostra regione continui a giocare devono cliccare sul cuore dopo essere entrati nella pagina Facebook della “Prova del cuoco”».


 

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