La Nuova Sardegna

Con Mara Redeghieri canzoni contro il business discografico

Andrea Musio
Con Mara Redeghieri canzoni contro il business discografico

La ex voce degli Ustmamò sul palco del Karel Music Expo. I brani dal nuovo cd “Recidiva” e cover della band emiliana

08 ottobre 2017
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CAGLIARI. Dal successo con gli Ustmamò fino al ritiro fra gli Appennini reggiani per poi riprendere l’attività artistica in sordina con canti tradizionali della sua zona e quelli anarchici, fino al ritorno in grande stile con un album solista. Mara Redeghieri, testarda e recidiva, ci riprova e riesce alla grande. L’autrice di «Meravigliosa creatura», brano interpretato da Gianna Nannini, ha chiusu ieri sera la parte dedicata alla musica del Karel Music Expo. Probabilmente l’evento più atteso dell’intero festival, giunto quest’anno all’undicesima edizione.

Dopo aver rifiutato la partecipazione alla reunion dei mitici Ustmamò, nessuno pensava ad un ritorno di Mara Redeghieri sulla scena, ed invece, eccola con un disco nuovo di zecca, accolto positivamente da critica e pubblico. “Recidiva” (Lullabit records, 2017), undici tracce dai testi sfrontati, senza peli sulla lingua e musicalmente pop nel metodo di scrittura ma che non rinuncia, come ci si aspetterebbe dall’artista, all’elettronica e alla sperimentazione.

«Mi mancava la musica contemporanea», spiega Mara Redeghieri. «In questi ultimi vent’anni mi sono dedicata all’insegnamento della lingua inglese in un piccolo paese della mia zona ma non sono mai stata lontana dal mondo della musica. Oltre ad aver scritto brani per alcuni interpreti (Gianna Nannini e Anna Oxa, giusto per citarne alcuni, ndr.). Ho portato avanti due progetti sulla musica tradizionale degli Appennini Reggiani ed un altro dedicato ai canti anarchici».

Salire su un palco è stato un punto di non ritorno. «Per tutto questo tempo, dopo gli Ustmamò, mi sono mancati i palchi, ma soprattutto un modo di comunicare contemporaneo. Per ora non mi va più di parlare a delle piccole platee. Voglio rivolgermi ai giovani, o in generale, a persone che ascoltano la musica contemporanea».

Eppure la cartella stampa di presentazione introduce il cd come un disco inattuale. «Significa che facciamo quello che vogliamo. La musica commerciale non mi interessa. Parlo di musica pop purché ci sia sperimentazione a livelli contemporanei. Nel cantare cerco di scoprire cosa posso fare con le mie possibilità e le mie corde vocali, e con la mia squadra, se ci sono territori inesplorati. Avremmo potuto fare qualcosa di più semplice ma non è quello che volevamo. Può definirsi musica leggera ma non certamente nei contenuti. So per certo che il disco piace e chi viene a sentire il concerto dice che è bello ma impegnativo, non di facile ascolto. L’incontro con il produttore artistico, Stefano Melone, mi ha dato il coraggio e la determinazione».

La parte vocale ricorda inevitabilmente quella degli Ustmamò. «Sono pur sempre – dice Redighiari – me stessa e non è cambiato il mio modo di scrivere». Nel concerto di ieri sera, oltre ai brani del nuovo disco,è stata proposta anche una selezione di quelli pubblicati insieme con il suo vecchio gruppo. «Ho scelto tre i brani degli Ustmamò. In realtà cover di quelle canzoni perché li abbiamo rivisitati. Ho voluto un concerto da ascoltare seduti in religioso silenzio».

La terza giornata del festival allestito da Vox Day ha preso il via alle 20, all’Hostel Marina con Hindu, La Pioggia, Maurizio Chi e Cortex. Dalle 21.45, ad anticipare la performance di Mara Redeghieri al Piccolo Auditorium, sono saliti sul palco Giulia Villari e i Giorgieness”. Il Karel Music Expò chiude oggi con “DiversaMente DisUguali”, una intera giornata (Piccolo Auditorium, dalle 11) dedicata alla sensibilizzazione sulle persone con autismo.

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