La Nuova Sardegna

«Idee per cambiare, dall’isola al cuore d’Europa»

«Idee per cambiare, dall’isola al cuore d’Europa»

Regione, imprenditori, associazioni culturali insieme per una radicale inversione di tendenza

18 ottobre 2017
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SASSARI. «Dalle indicazioni emerse dalle iniziative sinora realizzate da “Fremmos”, è nata l’idea di far crescere ulteriormente il progetto attraverso l’interlocuzione con attori pubblici e privati che possano affiancarci in un percorso più vasto, volto a sollevare l’attenzione sullo spopolamento a livello regionale e nazionale al fine di individuare progettualità e misure per la creazione di circuiti virtuosi, in cui cultura ed economia consentano la rinascita delle piccole comunità e favoriscano la permanenza e il ritorno dei residenti, in particolare modo i giovani». Così il presidente della Fondazione “Maria Carta”, Leonardo Marras. Per il quale rilanciare sul tema dello spopolamento isignifica «ampliare le aree di intervento che vedrebbero coinvolti non solo i protagonisti del sistema dell’offerta culturale regionale, ma anche i protagonisti del sistema economico più vasto, con funzioni e interessi specifici: il settore dell’edilizia per il recupero dei centri abitati; il settore dell’agro-alimentare per la valorizzazione e il rafforzamento delle produzioni locali; il settore del turismo per la creazione e la promozione di circuiti territoriali tematici; il settore dell’innovazione tecnologica sia per l’infrastrutturazione di base sia per la creazione di servizi». Tutto all’interno di un quadro istituzionale che veda coinvolti gli amministratori delle piccole comunità, possibilmente attraverso un protocollo d’intesa, per la creazione di un progetto sovra territoriale da inserire negli strumenti della programmazione regionale. «Per questo motivo – spiega Marras – la Fondazione sta valutando la possibilità di predisporre un progetto di più ampio respiro che, attraverso la partnership con Camera di commercio, Fondazione Sardegna, gli attori locali del sistema associativo e imprenditoriale, consenta di accedere a finanziamenti comunitari che abbiano il tema dello spopolamento fra gli asset prioritari». «L’obiettivo – conclude Marras – è quello di far crescere il progetto iniziale mettendo in campo azioni di valorizzazione della cultura locale e delle tradizioni, con il coinvolgimento del sistema imprenditoriale regionale, che possa a sua volta individuare opportunità di crescita attraverso attività, sia tradizionali che innovative, da mettere in campo nei territori al centro del progetto». (red. c.)

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