La Nuova Sardegna

è morto a 89 anni 

Addio a Fats Domino Il rock’n’roll perde il suo principe nero

Addio a Fats Domino Il rock’n’roll perde il suo principe nero

NEW YORK. È stato il pioniere e l’anima nera del rock’n’roll, l’architetto di questo genere, influenzando con il suo stile generazioni di musicisti. Ancora in vita era già nella leggenda, un mito....

26 ottobre 2017
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NEW YORK. È stato il pioniere e l’anima nera del rock’n’roll, l’architetto di questo genere, influenzando con il suo stile generazioni di musicisti. Ancora in vita era già nella leggenda, un mito. Ora Fats Domino se n’è andato, si è spento a 89 anni nella sua New Orleans, dove era nato e cresciuto. E che non aveva abbandonato nemmeno anni fa, scampato all’uragano Katrina.

Contemporaneo di gente come Elvis Presley, Chuck Berry e Jerry Lee Lewis, Domino – al secolo Antoine Dominique Domino – è stato tra i primi ad essere celebrato nella Rock’n’Roll Hall of Fame. Secondo il magazine Rolling Stone, il cantautore e pianista è stato secondo solo a The King, il re Elvis Presley, per numero di dischi venduti tra il 1955 e il 1960. In totale oltre 110 milioni di copie. Domino ha fatto ugualmente la storia della musica, con successi indimenticabili come “Blueberry Hill” e “Ain’t It a Shame”.

Nato il 26 febbraio del 1928 e cresciuto in una famiglia di nove figli con un padre violinista, Fats Domino ha sempre avuto la musica nel dna, fin da piccolo quando imparò a suonare. A soli 14 anni abbandona la scuola per esibirsi nei locali notturni di Big Easy, e proprio in uno di questi fa l’incontro della sua vita con il produttore Dave Bartholomew, con cui scriverà nel 1949 il suo primo pezzo di successo, “The Fat Man”, considerato uno dei primi pezzi del genere rock’n’roll. I due sarebbero diventati una sorta di coppia d’oro di quel mondo, e i loro successi sono diventati nei decenni cover di tantissimi artisti come Led Zeppelin, Cheap Trick, Randy Newman, Ricky Nelson e John Lennon.

«Tutti hanno iniziato a chiamare la mia musica rock and roll – disse in un’intervista – ma non è altro che lo stesso rhythm and blues che suono da sempre a New Orleans». E proprio New Orleans sembrò essere il suo vero amore: lui stesso disse che non avrebbe potuto trovare un cibo migliore da nessun altra parte, e questo bastava. Non si mosse da New Orleans neanche durante il terribile uragano Katrina nel 2005. Domino non volle abbandonare la sua casa a causa dei problemi di salute della moglie. Dopo il disastro, all’inizio fu dato per disperso, ma poi lui, la moglie e uno dei suoi otto figli furono tratti in salvo dalla Guardia costiera. Durante l’uragano perse tutto, anche i suoi dischi d’oro. Forse il dispiacere più grande.



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