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Nel romanzo la storia dell’emancipazione di un pastore

Nel romanzo la storia dell’emancipazione di un pastore

SASSARI. Il libro “Padre padrone” fu pubblicato da Feltrinelli nel 1969. La storia di Gavino Ledda si svolge a Siligo, in una famiglia di pastori contadini. Il padre preleva Gavino dalla scuola a...

03 novembre 2017
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SASSARI. Il libro “Padre padrone” fu pubblicato da Feltrinelli nel 1969. La storia di Gavino Ledda si svolge a Siligo, in una famiglia di pastori contadini. Il padre preleva Gavino dalla scuola a soli sei anni perché lo aiuti a governare il gregge nei pascoli di Badde ’e Vrùstana (valle frondosa). Avendo frequentato solo per poche settimane la prima elementare, Gavino non sa ancora né leggere né scrivere: il padre lo condanna, di fatto, all'analfabetismo.

Il padre insegna a Gavino gradatamente la vita pastorale; i suoi insegnamenti sono però sempre impartiti con una certa durezza e spesso conditi da percosse. Per i primi tempi permette a Gavino di vivere nel paese di Siligo insieme alla mamma e ai fratelli, ma ben presto lo relega nel podere di famiglia nella località di Badde ’e Vrùstana. Valle frondosanon è distante da Siligo che pochi chilometri; tuttavia, l'unico mezzo di trasporto di cui la famiglia dispone è un mulo: il tragitto sembra perciò lungo e la distanza notevole al piccolo Gavino. Egli, ancora bambino, fa molta fatica ad adattarsi a vivere e lavorare da solo a Badde ’e Vrùstana.

Gavino trascorre così la propria infanzia e l'adolescenza lavorando con il padre, e relegato all'interno del podere. Ma ben presto Gavino inizierà a riscattarsi, inizialmente con lo studio della musica ed in particolare della fisarmonica.

L’emancipazione arriva colservizio militare. Consigliato dal suo insegnante di musica inizia a studiare per conseguire la quinta elementare da privatista, licenza che conseguirà dopo aver avuto il consenso del padre. Da questo momento Gavino sviluppa un amore profondo per lo studio, e una tenace volontà di emanciparsi dalla propria condizione di pastore analfabeta relegato in un contesto restrittivo e di isolamento.

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