La Nuova Sardegna

Ligabue in trionfo davanti a cinquemila fan

di Andrea Musio
Un momento del concerto
Un momento del concerto

Cagliari, successo e pubblico da tutta la Sardegna per il live del rocker emiliano. Stasera si replica, ma la data è sold out

04 novembre 2017
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CAGLIARI. Finalmente l’attesa è finita e le oltre diecimila persone che da mesi attendevano con ansia l’arrivo di Ligabue in Sardegna, hanno tirato un sospiro di sollievo. Un successo annunciato e confermato, ieri sera per la prima delle due date del cantautore emiliano nel capoluogo. E stasera si replica.

L’aria del grande evento si respirava sin dalla tarda mattinata, quando fuori dai cancelli della Fiera Campionaria, dove si è svolto il concerto, si creava il primo capannello degli aficionados, disposti ad attendere diverse ore, nel piazzale davanti all’ingresso, pur di accaparrarsi un posto in prima fila. Del resto, alcune ore non si possono certamente comparare ai mesi che sono intercorsi tra l’annullamento della data, inizialmente prevista il 26 maggio scorso, e successivamente rimandata per motivi di salute del rocker di Correggio. Una pausa forzata per via di un intervento alle corde vocali che portò alla cancellazione dell’intero tour, creando non poco sconforto tra i fan italiani e non solo. Attesa interrotta intorno alle 17.30 quando finalmente i cancelli si sono aperti (prima per gli iscritti al fanclub, poi per tutti gli altri) e una corsa verso il Padiglione E ha smorzato la tensione.

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Erano le 21 quando finalmente Luciano Ligabue si è presentato sul palco. Un pubblico variegato, entusiasta e partecipe, si lascia trasportare facilmente sin dalle prime note. Ci sono persone mature e adolescenti, famiglie e single tra i presenti, giunti da ogni angolo dell’isola, ma non solo. Lo zoccolo duro degli albori della sua carriera così come i fan dell’ultim'ora, quelli conquistati con l'ultimo disco “Made in Italy”, pubblicato quasi un anno fa e che si è guadagnato non pochi riconoscimenti. Due ore di concerto in cui passano in rassegna quasi tutte le canzoni di nuova pubblicazione e le più celebri contenute nei precedenti dieci album.

Proprio “Made in Italy” ha segnato una svolta nel metodo di scrittura del “Liga”, come lo chiamano i suoi seguaci. Un concept album in cui si racconta la storia di Riko (interpretato da Stefano Accorsi), un personaggio di fantasia, alle prese con la vita di tutti i giorni in una Italia dai mille problemi. «Una dichiarazione d’amore frustrata verso questo Paese e raccontata attraverso la storia di Riko», come dice lo stesso cantante. Argomento su cui è stata scritta la sceneggiatura di quello che diventerà un film le cui riprese sono iniziate qualche mese fa, tra l’Italia e la Svizzera. Attualmente in fase di realizzazione, “Made in Italy”, prodotto da Fandango e distribuito da Medusa Film, sarà nelle sale cinematografiche di tutta Italia a partire dal prossimo gennaio. Alcuni piccoli assaggi delle scene, durante il concerto, vengono proiettate nello schermo gigante alle spalle del gruppo. “La vita facile”, “Mi chiamano tutti Riko”, “È venerdì, non mi rompete i coglioni”, “G come giungla”, alcune di quelle tratte dall’undicesimo album di inediti.

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Una forte impronta rock con un muro di suoni e momenti di intimità nei frangenti acustici. Una band di supporto eccezionale ha giocato un ruolo importante per la riuscita del live. Ad accompagnare Ligabue, il fidato duo di chitarristi, Federico Poggipollini e Max Cottafavi, insieme a Luciano Luisi (tastiere), Davide Pezzin (basso), Michael Urbano (batteria, percussioni), ed una sezione fiati formata da Massimo Greco (tromba e flicorno) e dai sassofonisti Emiliano Vernizzi e Corrado Terzi. Le composizioni datate si alternano alle più recenti. Da “Quella che non sei” a ritroso fino a “Lambrusco & pop corn” passando per “Balliamo sul mondo”, “Certe notti”, “Non è tempo per noi”, “Piccola stella senza cielo” ed ancora “Ho perso le parole” e “Urlando contro il cielo” giusto per citarne alcune. Alcuni con gli occhi lucidi, tutti col cuore pieno di gioia, i cinquemila del primo turno lasciano ordinatamente l'area concerti fra chi si scambia impressioni, altri che non riescono a smettere di cantare ed altri ancora che si vantano di essere riusciti ad acquistare per tempo i biglietti per il secondo spettacolo, quello di stasera.
 

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