La Nuova Sardegna

Quel sapore antico de “Sas ancas de cane”

Passato è il primo di novembre, la festa di Ognissanti. Una festa cristiana che celebra la gloria e l'onore di tutti i Santi. Passata è anche la festa del due novembre dedicata ai defunti. Feste...

04 novembre 2017
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Passato è il primo di novembre, la festa di Ognissanti. Una festa cristiana che celebra la gloria e l'onore di tutti i Santi. Passata è anche la festa del due novembre dedicata ai defunti. Feste ancestrali. Per queste feste, oltre ai diffusissimi pabassinos e tericas, in vari paesi dell’isola si preparano dei dolci stranissimi che seppur simili hanno nomi diversi: Ancas de cane a Thiesi e Florinas, Pabassinu isladolzàdu a Siligo, sos anchitortos a Mores e Ittiri, su pane de ammodde o sas forròtulas a Pozzomaggiore, sas lorigas a Cossoine e su pane arrubìu in Marmilla.

Il nome “ancas de cane”(gambe di cane), lo si deve probabilmente, per quella forma a “S” rovesciata, che richiamerebbe le gambe del cane. In realtà richiama pani destinati ad onorare antiche divinità.

Il pane dalle forme rituali è dell’antica società agropastorale e si offriva alla divinità con finalità augurali e di propiziazione.

A parere degli studiosi, il dolce, potrebbe ricordare gli antichi strumenti musicali fatti di canne, come le launeddas, che venivano curvate a forma di corno, raggiungendo una sagoma a forma di “S”, come il pane.

A Thiesi il dolce è una vera leccornia confezionata da ogni famiglia. Si prepara con pasta di pane, impastata con lievito madre, uvetta, noci e semi di finocchietto selvatico. Ma se non ne avete dimestichezza o conoscenza, potete acquistare “sas ancas de cane”, pronte e fragranti, dal Panificio di Antonio Dore, in via Padre Sanna 20, a Thiesi - tel. 079 889430. (Giovanni Fancello)

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