La Nuova Sardegna

È ormai tempo di raccolta di olive, ed è in queste tipiche giornate autunnali, con incombente minaccia di pioggia che si celebra il rito. La raccolta è un processo importante che se fatta con metodo migliora le qualità dell’olio. Le olive, infatti, devono essere raccolte direttamente dall’albero, per evitare che subiscano processi di ossidazione al contatto con la terra. Entro poche ore devono prendere la via del mulino per fare una sana spremuta d’olio novello. La Sardegna vanta una produzione olearia d’eccellenza e tante sono le aziende note per l’alta qualità della loro produzione. Approntare un itinerario per gustare le eccellenze olearie isolane è un sano divertimento.

Si parte da Alghero e si va all’Accademia Olearia nella zona artigianale località Ungias-Galantè, da Giuseppe Fois e dai figli Alessandro e Antonello. Vincitori di numerosi concorsi e noti sul mercato per le raffinate varietà di olio prodotte, principalmente a Denominazione di Origine Protetta e da agricoltura biologica per palati fini e raffinati. Si fa un salto poi, a Santa Maria la Palma, dalla famiglia Monti, nella loro Azienda Agricola Nure, impreziosita dal sito archeologico di Flumenelongu, famoso per i reperti risalenti a navigatori e mercanti fenici. I Monti, con le cultivar Semidana e Nera di Gonnos, che raccolgono rigorosamente a mano e, che macinano immediatamente nel loro frantoio aziendale, ottengono un olio biologico di grande qualità.

Si prosegue per Oliena, alle pendici del monte Corrasi, dove c’è l’azienda agricola di Giuliana Puligheddu. Incoronata regina italiana dell’olio, cura uliveti innestati dalle sapienti mani del nonno, su centenari ulivastri. Le varietà coltivate in regime biologico sono la Nera di Oliena, dalla quale si ottiene un olio straordinario e la Bosana. Pochi chilometri e passiamo nella valle del Cedrino, a Orosei, tra le aspre montagne e le dolci colline, sino alle piane vicino al mare, dove la Società Cooperativa Agricola Valle del Cedrino produce olio extravergine di alta qualità, prevalentemente con oliva Bosana. Un salto in Ogliastra, a Ilbono, dove opera l’oleificio di Paolo Demuru che imbottiglia un olio eccelso. Prendiamo poi la via diretti a Dolianova in Parteolla, dove troviamo pregevoli aziende. Si inizia con Francesco Locci ed il suo settecentesco frantoio, ora museo. L’azienda è moderna e produce squisito olio dalle cultivar: Tonda di Cagliari, Bosana e Pitz'e Carroga. Si passa poi, in Cooperativa Olivicoltori del Parteolla che ai saperi della tradizione, aggiunge tecniche moderne per garantire una genuina materia prima. Un ultimo salto, lo possiamo fare alle Fattorie Enrico Loddo di Manuela Loddo, dove si produce olio di agricoltura biologica da diverse e sperimentali cultivar. Riavvolto il filo d’Arianna dopo aver gustato un alimento schietto, possiamo riprendere la via di casa, appagati e sorpresi di un itinerario gradevole, fruttato, dolce, amaro e piccante come l’olio.